Juventus, Del Piero: “Di Maria fortissimo. Vi dico chi mi ha impressionato”
Alessandro Del Piero, storico capitano della Juventus, è intervenuto su Twitch ed ha rilasciato una piccola intervista al canale ufficiale bianconero. La squadra, attualmente, è in ritiro pre-campionato in America e attualmente si trova a Los Angeles. Dopo la partita a Dallas contro il Barcellona, infatti, la Juve giocherà contro il Real Madrid allo stadio di Pasadina (qui le probabili formazioni).
Juventus, l’intervista di Del Piero
Sulla Juve del presente: “In chi mi rivedo? Quando guardo i giocatori osservo sempre chi ha qualcosa in più. Parlando di Juve ci sono ragazzi che hanno tante qualità: tutti hanno l’attitudine giusta per indossare questa maglia. Chiesa in primis che ha fatto una stagione straordinaria fino all’infortunio. Anche Vlahovic mi ha impressionato in maniera positiva”.
Sull’arrivo alla Juve: “L’incontro con Boniperti durò pochissimo, era ad Udine e fu un prepartita. Tra le tante cose che mi ha detto, c’era una cosa in particolare. Mi disse di tagliarmi i capelli prima di arrivare alla Juventus. Sarà sempre un mostro sacro e un’icona della Juve“.
Sul giocatore a cui si è ispirato: “All’epoca non c’erano i social e i video. Non si poteva tanto ispirare a qualcuno, ma per me è stato Platini: era un punto di riferimento. Poi in quell’epoca c’erano anche Maradona e Zico in Serie A”.
Su Di Maria: “Lui è un acquisto incredibile. Ha un passato importante e una grande qualità. Non può esserci di meglio per la Juve. Ieri l’ho conosciuto e mi ha dato conferma di quello che pensavo”.
Su Fagioli e Miretti: “Mi piacciono molto. Spero che abbiano la visione di rubare qualsiasi cosa ai giocatori che hanno più esperienza. Se lo faranno ci sarà un bel futuro davanti a loro”.
Su Ronaldo il fenomeno: “A me ha stimolato molto il suo arrivo. Quando arriva un giocatore di quel calibro sei contento e non vedi l’ora di batterlo. E’ stato un giocatore pazzesco”.
Su Di Livio: “Con lui sono amico fraterno. Ci conosciamo da tanti anni e in quel periodo c’era un gruppo di giocatori fantastici a livello umano. Mi hanno accolto benissimo”.