Reduce dalla sconfitta di Roma con la Lazio, la Juventus di Max Allegri si prepara all’impegno di Europa League. I bianconeri sfideranno lo Sporting Lisbona per l’andata dei quarti di finale (qui la probabile formazione) e in difesa, dopo il forfait nell’ultima uscita di campionato, tornerà in campo il capitano Danilo. La sua importanza nella difesa e nella squadra è ormai cosa nota, sia livello di spogliatoio che a livello di campo. Nel giorno della partita contro lo Sporting, la testata americana The Athletic ha rilasciato un’intervista esclusiva a Danilo in cui invita Casemiro alla Juventus. Di seguito un estratto delle sue parole.
Il capitano della Juventus Danilo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di The Athletic in cui ha chiamato il connazionale Casemiro, ha parlato di Allegri e di tanti altri temi. Queste le sue parole sulla stagione attuale della Juventus: “Pensi che altre squadre sarebbero riuscite a fare quello che stiamo facendo noi tra gli infortuni e tutto quello che è successo? Al di la di questo, la squadra cerca di segnare 3 o 4 gol a partita ma non sempre ci riusciamo. Per fortuna abbiamo questa capacità di non subire. Difendiamo come una famiglia e in campo mettiamo tutto. C’è sempre qualcuno pronto a fare una scivolata in più, a raddoppiare o a parlare, per aiutare il compagno. Questo è il bello della Juve“.
Danilo ha poi parlato del terzetto difensivo brasiliano e ha chiamato a Torino anche Casemiro: “Avere una difesa completamente brasiliana è motivo di orgoglio. Qui c’è una scuola ben precisa… abbiamo imparato bene grazie a Bonucci, Chiellini e Barzagli. I giocatori brasiliani sono importanti dappertutto in Europa, e spesso sono anche capitani: Thiago Silva al Chelsea, Marquinhos al PSG, Alisson ed Ederson al Liverpool e al Manchester City, Casemiro al Real prima e allo United ora. Se potessi portare un altro brasiliano a Torino porterei proprio Casemiro. Mi piacerebbe molto averlo in squadra e qui si sentirebbe a casa“.
Danilo ha infine parlato del suo allenatore: “Sarri e Pirlo erano diversi ma pensavano al calcio nella stessa maniera. Volevano passaggi corti e che tutti i giocatori fossero vicini. Allegri vede il calcio in una maniera più diretta: palle lunghe e aggressione. È un modo di vincere diverso. Ho imparato molto da tutti e tre ma credo che Allegri sia al momento l’allenatore giusto per la squadra. È un gestore incredibile”.