Dopo aver raccolto 10 dei 12 punti disponibili nelle prime quattro giornate, la Vecchia Signora si prepara ad affrontare tre partite nell’arco di una settimana. Prima tappa a Reggio Emilia dove affronterà un Sassuolo reduce da tre sconfitte e un solo successo. Alla vigilia del match, l’allenatore Massimiliano Allegri ha presentato l’impegno della Juventus nella conferenza stampa.
L’allenatore bianconero ha così esordito davanti alla stampa: “C’è troppa euforia in giro: da una parte è bella, dall’altra ci toglie attenzione. Bisogna abbassare le antenne perché contro il Sassuolo abbiamo disputato sempre partite combattute”.
Su Vlahovic e Chiesa: “Hanno saltato un giorno in cui hanno svolto differenziato per problemi alla schiena Dusan e flessore affaticato Fede. Ma ora sono a completa disposizione“.
Ha anche così parlato di altri singoli: “Pensiamo alla partita di domani, poi a quella di martedì nella quale farò dei cambi. Stavolta Yildiz gioca in NextGen; Milik e Kean stanno bene. Huijsen, invece, resterà in pianta stabile in Prima squadra data la lunga assenza di Alex Sandro“.
Trattando il tema della strada intrapresa: “Sarà quella giusta se avremo raggiunto l’obiettivo di rientrare tra le prime quattro posizioni. Ci saranno partite meno belle in cui bisognerà comunque fare risultato ed altre in cui il dettaglio farà la differenza”.
Una riflessione sulla rosa: “Abbiamo perso in termini d’esperienza, ma guadagnato in quanto a dinamismo e corsa. Dobbiamo crescere d’autostima per consolidare la qualificazione alla prossima Champions League. Calma perché la troppa positività diventa un pericolo”.
Sullo sviluppo dei più giovani Allegri ha dichiarato: “Miretti, Fagioli, Cambiaso, Iling-Junior, Gatti stanno tutti crescendo. Quando si gioca alla Juventus la responsabilità appartiene a tutti e bisogna crescere più in fretta. Al contempo serve accettare alcuni errori di inesperienza”.
Focus sulla posizione di Fagioli: “Nicolò può giocare davanti alla difesa avendo buon piede e tecnica. Come dissi nel lontano 2017 quando giocammo contro il Real Madrid in America, continuo a ribadire che lo reputo una mezzala di regia. Nel corso degli anni potrà pian piano spostarsi verso il centro della mediana, proprio davanti alla retroguardia”.
Poi si è soffermato su un’analisi appurata relativamente al nuovo ciclo bianconero: “La forza di una società sta nell’equilibrio. Dove regna equilibrio si ottengono risultati migliori: siamo ancora alla quinta partita, dunque non bisogna esaltarsi. Ci sono squadre più attrezzate della Juventus, perciò quotidianamente bisogna venire al campo e lavorare con dedizione. Una cosa è certa: per com’è strutturata (ad esempio, è Danilo il più anziano), questa rosa ha un futuro”.
Ancora spazio al progetto a lungo termine: “Da quando sono tornato io, qui sono rimasti sei o sette giocatori. In questo arco di tempo, momentaneamente la Juventus non è mai uscita dalla zona Champions dato che l’anno scorso siamo arrivati terzi. Quest’anno sono partiti giocatori del calibro di Di Maria, Paredes, Bonucci, Cuadrado; considerando anche la situazione di Pogba, io credo che per i prossimi anni la società possa togliersi soddisfazioni“.
In risposta ad una domanda di mercato su Berardi: “Ci sono state varie trattative, ma alla fine abbiamo deciso di rimanere col nostro gruppo di giocatori. Speriamo domani non ripeta le solite prestazioni che spodera contro la Juventus; dovremo essere bravi a limitarlo”.
Ha commentato anche il rapporto tra i calciatori juventini e le convocazioni di Spalletti per l’Italia: “Chiesa e Locatelli sono rientrati nell’ultima. Ma nelle prossime due potrebbero rientrarne altri: la Juventus è un patrimonio da cui attingere per la Nazionale azzurra“.
Infine Allegri ha concluso la conferenza stampa pre Sassuolo-Juventus spiegando le condizioni di due calciatori: “McKennie sta bene. Ha preso un colpo in allenamento, ma ha recuperato. Weah si sta inserendo bene, è un buon cambio, ma essendo arrivando in un nuovo campionato necessita un po’ di tempo ulteriore”.