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Juventus, da Pirlo ad Allegri: centrocampo a confronto, i numeri di un reparto in difficoltà

Il centrocampo è la ragione del flop della Juventus nelle ultime due stagioni? Questa è la principale domanda che si fanno i tifosi e gli addetti ai lavori negli ultimi anni. Il reparto mediano, da grande punto di forza durante il lunghissimo ciclo bianconero, si è trasformato nel punto debole della squadra: Sarri, Pirlo e Allegri nelle ultime tre stagioni hanno avuto difficoltà nel gestire i giocatori, ma cos’è cambiato in termini di numeri negli ultimi due anni? Da Pirlo ad Allegri, proviamo a fare un confronto tra i centrocampisti.

Stagioni a confronto

Cosa è cambiato nel centrocampo della Juventus dalla gestione Pirlo a quella Allegri? Il dato che tutti lamentano, sicuramente, è la mancanza di gol dettati dagli inserimenti delle mezzali, ma non c’è solo questo: spicca sicuramente l’assenza di Federico Chiesa, che da trascinatore nella passata stagione (9 gol e 9 assist) ha trovato solo 2 gol e 3 assist con Allegri prima del bruttissimo infortunio che lo ha obbligato a terminare con largo anticipo la sua stagione. Numeri al ribasso, ma pressoché simili, per Weston McKennie che, dopo i 5 gol e i 2 assist nell’era Pirlo, si è confermato pedina fondamentale quest’anno con 3 gol, ma nella trasferta di Villareal ha rimediato la frattura del metatarso: stagione finita anche per lui. L’infermeria piena è sempre una componente fondamentale per una buona stagione e i troppi stop muscolari di Aaron Ramsey hanno obbligato la Juventus alla sua cessione durante l’ultima finestra di mercato.

Con Allegri, tutti si aspettavano di più da Adrien Rabiot, ma il francese (4 gol e 1 assist nella passata stagione) è a quota 0 gol fatti, fermo solo a 2 assist per i compagni. Anche Kulusevski ha dimostrato una flessione prima della cessione al Tottenham: dai 4 gol e 3 assist trovati sotto la gestione Pirlo (comunque numeri bassi per le sue capacità), lo svedese ha gonfiato la rete una sola volta fornendo lo stesso numero di assist per i suoi compagni. L’avventura londinese con Antonio Conte, poi, lo ha trasformato in positivo alimentando i rimpianti. In ripresa con Allegri, finora, c’è solo Federico Bernardeschi: l’esterno ex Fiorentina è tornato al gol e sembra giovare del ritorno di Max a Torino (1 rete e 3 assist a fronte dei 2 assist realizzati nella passata stagione).

I volti nuovi sono Locatelli e Zakaria: se lo svizzero (arrivato a gennaio) era partito alla grande con gol nel debutto contro il Verona prima di infortunarsi, la stagione di Locatelli è una buona scoperta per la Juventus. 3 gol e 3 assist per il centrocampista campione d’Europa con la Nazionale Italiana, costretto però ad abbassare il suo raggio d’azione per svolgere compiti difensivi e di impostazione, a differenza di quanto fatto con il Sassuolo.

A cura di Antonio Solazzo

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Redazione