Juventus, Cambiaso: “Vogliamo tornare in Champions. Mi sento un giocatore di fascia”
Andrea Cambiaso, alla sua prima stagione alla Juventus, ha recentemente parlato di sé in un’intervista rilasciata per La Gazzetta dello Sport. Il giocatore bianconero si sta mettendo sempre più in mostra grazie alle sue grandi qualità. Inoltre, per via della sua duttilità e della sua tecnica sta diventando uno degli uomini a cui Allegri non può rinunciare. Anche il CT Spalletti lo sta osservando attentamente in vista degli Europei in programma quest’estate.
Juventus, l’intervista di Andrea Cambiaso
Il calciatore ha iniziato l’intervista raccontando il suo rapporto con i social network: “Mi sono imposto il divieto di usare Instagram sul cellulare, crea dipendenza, come la Playstation. Sono divertenti, ma vanno usati con moderazione. Ce l’ho solamente sul PC perché mi sono reso conto che per molti bambini la mia presenza è fondamentale. I social possono produrre molti rischi se usati in malo modo“.
Sull’aria che si respira alla Juventus ha espresso ottime parole: “Quando arrivo qui ho sempre il sorriso a trentadue denti. Questa maglia porta con sé tanta responsabilità. Qui perdere è una tragica anomalia, vincere la normalità. Il mister Allegri è stato molto bravo a farmi capire subito questa cosa, questo modo di essere della Juve. Il nostro obiettivo non è cambiato mai. Era di tornare in Champions, resta di tornare in Champions. E ce la faremo“.
Ha poi proseguito parlando di noia e tempo libero per un giocatore di Serie A: “Abbiamo molto tempo libero, forse troppo. Per non annoiarmi io cerco di uscire, di ascoltare musica, vedere la tv, leggere qualche libro. Ma è anche per evitare quel vuoto che sto pensando di iscrivermi all’università, farei contenti i miei e riempirei di senso il tempo“.
Sulla sua collocazione tattica ha detto: “Mi sento un giocatore di fascia, ho attitudini rare come quella di accentrarmi, di essere un esterno che viene dentro il campo. Non so se sia più destro o sinistro, ne abbiamo parlato con il mister senza concludere; vado bene da entrambe le parti. Uno dei miei idoli calcistici è Cancelo, che gioca sui due lati. L’altro è Dybala, fenomeno assoluto. Da ragazzo era Milito, noi siamo una famiglia genoana“.
Inoltre, si è anche espresso sulla sua passata esperienza a Bologna: “Per me è stata importante. Se non fossi passato di lì non sarei arrivato pronto alla Juve. Thiago Motta è bravo, innovativo, capace di unire il gruppo“.
Infine, ha parlato del sogno azzurro e della Nazionale: “Quando sono andato, la scorsa volta, il CT mi ha colpito molto, proprio per la cura tecnica e ambientale che si capisce che mette nel suo lavoro. Io spero di arrivare agli Europei, ma dipende solo da me, dalla qualità di quello che saprò fare qui“.