Juventus, Allegri: “Dispiaciuto per il pareggio. Kean e Milik? Sono diversi”
La Juventus sbatte sul muro Salernitana nel posticipo domenicale della sesta giornata di Serie A e non riesce ad andare oltre il pareggio. I bianconeri hanno chiuso l’intervallo sotto di due gol, dopo la rete di Candreva e il rigore di Piatek. Nella ripresa ha accorciato le distanze Bremer al 51′, mentre Bonucci ha trasformato la rete del definitivo 2-2 dagli undici metri nei minuti di recupero. Nel finale succede di tutto: allontanato dal campo anche l’allenatore della Juventus Allegri, che ha rilasciato un’intervista al termine del match. Di seguito le sue parole.
Juventus, l’intervista di Allegri
Queste le parole di Allegri: “Abbiamo fatti 20 minuti buoni, poi abbiamo preso questo gol su una lettura errata da Cuadrado… bisognava fare gol e poi ribaltarla, invece di prendere il 0-2. Abbiamo iniziato bene ma dopo il gol siamo andati in difficoltà, poi il secondo tempo abbiamo giocato bene. Una partita che comunque ci prepara bene alla sfida di mercoledì”.
Allegri ha continuato dicendo: “Fino a questo momento non siamo mai andati in svantaggio. Oggi siamo andati in svantaggio e volevo vedere la reazione. La partita è lunga… a volte smettiamo un po’ di giocare. Abbiamo perso un po’ di ordine ma comunque sono contento di ciò che han fatto i ragazzi. Serve esperienza. Stanno giocando tanti giovani calciatori. Sono dispiaciuto per il pareggio. Volevo essere vicino alla testa della classifica”.
Sugli attaccanti: “Kean e Milik sono due giocatori molto diversi. Hanno caratteristiche diversi. Kean è bravo ad attaccare lo spazio. Oggi ha fatto buone cose. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare sotto tutti i punti di vista”.
Sugli episodi finali: “Non voglio saperne niente. Io con gli arbitri non parlo mai. E’ stato annullato un gol che non so se fosse buono o meno. Unica cosa: vorrei vedere le immagini perchè c’era Candreva che è sotto la bandierina. Ci vogliono altre immagini per capirlo. Gli arbitri però vanno lasciati stare, i protagonisti delle partite sono i giocatori”.