Al termine di Atalanta-Juventus, sfida valida per la 34ª giornata di Serie A, Massimiliano Allegri ha rilasciato la consueta intervista ai giornalisti in zona mista. L’allenatore bianconero ha commentato la gara della sua squadra analizzando anche la prestazione dei singoli calciatori (leggi qui le parole nel post gara di tutti gli allenatori).
La Juventus ha disputato una gara molto solida e ha saputo resistere agli attacchi dell’Atalanta. Entrambe le formazioni però, non si sono risparmiate e hanno giocato per ottenere il massimo risultato, considerando anche che proprio Atalanta e Juventus sono in corsa per un piazzamento nelle prossime coppe europee, in attesa anche di capire se verrà inflitta una nuova penalizzazione al club bianconero.
In apertura, Allegri ha analizzato la prestazione della Juventus: “Siamo partiti bene. Poi quando abbiamo iniziato a rallentare la palla e a giocare in verticale sull’uomo spalle alla porta abbiamo perso tanti palloni e loro hanno preso fiducia. Abbiamo difeso bene, merito anche del lavoro di Di Maria e Milik in fase di non possesso. Così come hanno fatto Chiesa e Vlahovic quando sono entrati. Oggi Rugani grande partita. È talmente veloce di piede che l’avversario fa fatica a calciare in porta“.
L’allenatore ha proseguito: “Lotta Champions chiusa? No, mancano ancora tante partite e tanti punti. Le vittoria delle milanesi hanno alzato la quota Champions. Per fortuna con Inter e Lazio abbiamo gli scontri diretti a favore. Con il Milan dobbiamo ancora giocare, e per ora lo abbiamo contro. Iling? Salta l’uomo e gioca in maniera diversa. Dopo mercoledì ho pensato potesse essere l’uomo giusto“.
Allegri infine ha chiosato parlando di Vlahovic: “Continuano questi cori e vanno combattuti. IN campo bisogna cercare di ignorarli, poi chi di dovere prenderà i giusti provvedimenti. In questo momento della stagione è importante, mi sono raccomandato di avere un comportamento corretto in campo, in panchina e con gli arbitri. Gol importante. Dusan è arrivato alla Juve con una carica di responsabilità troppo alta. Ora giocando meno la responsabilità scende e lui è più sereno“.