Luka Jovic, dopo essere diventato ufficialmente un nuovo giocatore della Fiorentina, ha parlato nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. Tanti i temi trattati dall’ex attaccante del Real madrid: dal percorso di Dusan Vlahovic in viola fino a Cristiano Ronaldo, la sua fonte di ispirazione. Di seguito, la conferenza stampa di Jovic con la Fiorentina.
“Dusan ha fatto benissimo in Italia, realizzando tantissimi gol. Voglio fare altrettanto e spero di avere successo. In Nazionale siamo compagni, adesso saremo avversari in campionato. Vediamo come andrà. Non ci siamo sentiti dopo la firma, non abbiamo avuto tempo e modo di farlo” . Queste le prime parole di Jovic in conferenza stampa, sul connazionale Vlahovic.
Poi ha proseguito parlando del suo nuovo numero di maglia: “L’ho scelto perché non ce ne erano altri disponibili che mi piacevano, non l’ho mai indossata. Spero che porti fortuna. Però è vero, mi ispiro a Ronaldo. Per me è un mito. Mi piacerebbe fare quello che ha fatto lui, anche in Italia”.
Jovic ha poi parlato di Carlo Ancelotti, parole di stima quelle del serbo: “Con Ancelotti non ci siamo sentiti, non sta a me dire che è uno degli allenatori più grandi di tutti i tempi e per me è stato un onore lavorare con lui”. Ora una nuova esperienza con un allenatore emergente, Vincenzo Italiano.
Sulla sua condizione fisica e sul suo ruolo ha aggiunto: “Mi sono allenato durante la sosta e sono arrivato abbastanza in forma. Ho un piccolo problema al polpaccio, ma non creerà sicuramente problemi per il futuro. Ho sempre giocato meglio con un attacco a 2, è vero, ma anche a Francoforte abbiamo giocato a 3. Al Real ero centravanti unico. Io sono qui per aiutare la squadra, poi il modulo lo deciderà l’allenatore perché lui sa quello che va fatto”.
La conferenza stampa si è conclusa con le parole sul suo compagno di reparto, Arthur Cabral: “Arthur è una persona stupenda, un ottimo giocatore. Farà bene come ha fatto a Basilea. La concorrenza sana è positiva, ti spinge a dare il massimo. Sono qui per aiutare, siamo una squadra. Aiuterò gli altri e chiederò agli altri di aiutarmi”.