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Fiorentina, Italiano: “Trofeo meritato, ora dobbiamo giocarcelo”

Accompagnato dal capitano Cristiano Biraghi, Italiano ha parlato nella consueta conferenza stampa in vista della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Inter. La Viola sta vivendo decisamente un grande momento di crescita. Infatti, nel corso della stagione corrente ha conquistato, oltre alla finale di Coppa Italia, anche quella di Conference League, battendo il Basilea con un risultato complessivo di 3-4 tra andata e ritorno. In campionato, invece, anche a causa di qualche difficoltà di troppo, si trova attualmente all’undicesima posizione con 50 punti. Per la Fiorentina dunque, la finale di Coppa Italia rappresenta un’occasione unica considerando che a Firenze questo trofeo manca dalla stagione200/2001.

I due scontri nel corso di questo campionato tra Inter e Fiorentina, hanno visto vincenti entrambe le squadre. Infatti, il 22 ottobre 2022, i nerazzurri hanno battuto la Cabrale e compagni per 3-4. Invece, nella gara di ritorno, che ha avuto luogo il 4 aprile 2023, la Viola ha battuto l’Inter per 0-1. Difficile dunque fare un pronostico, certamente sarà un match combattuto. 

La conferenza stampa di Italiano

Vincenzo Italiano ha aperto la conferenza stampa in vista della gara contro l’Inter affermando: “La prima sensazione è di grande orgoglio, per essere domani dentro a quel rettangolo di gioco. Per essere stato adesso dal presidente della Repubblica, questo per noi è un orgoglio grandissimo. Non dimentichiamo che abbiamo anche un’altra finale, quindi percorso fantastico”.

L’allenatore viola ha poi proseguito: “Abbiamo un ostacolo durissimo, però ci arriviamo orgogliosi, sereni, ci giocheremo tutte le nostre chances e cercheremo di mettere in difficoltà l’Inter che sappiamo essere una squadra fortissima. Cercheremo di darle filo da torcere”.

“Io mi voglio concentrare più che altro su questi due anni, dove tutto è nato l’anno scorso a Moena e da lì un processo di crescita incredibile. Grazie anche alla disponibilità dei ragazzi, che sin dal primo giorno erano concentrati e disponibili ad ascoltare me, lo staff e tutto ciò che dovevamo fare per venir fuori da momenti non esaltanti. Io arrivavo da una salvezza alla penultima giornata, i ragazzi anche, quindi dovevamo reagire a questo. E insieme abbiamo ottenuto prima di tutto questa qualificazione all’Europa. Avevamo raggiunto la semifinale di Coppa Italia e quest’anno siamo partiti con due obiettivi: migliorare il cammino in Coppa Italia e arrivare fino in fondo anche in Conference”.

“Questi sono gli ultimi due anni dove veramente ho messo tutto me stesso, tutta la mia passione, la voglia e il lavoro che può dare soddisfazioni. Ho cercato dalla mattina alla sera di condividerlo con i ragazzi e abbiamo ottenuto queste due finali. Sono due finali da giocare, dove vogliamo fare bene e mettere in difficoltà le nostre due avversarie, entrambe fortissime. Arriviamo con fiducia e domani dobbiamo cercare di dare tutti noi stessi, perché questo trofeo ce lo siamo meritato e dobbiamo giocarcelo”.

“Che partita mi aspetto? Chiaramente te la immagini, però poi scendi in campo e cambia tutto. Affrontiamo una squadra che da un momento all’altro può inventarsi qualunque giocata, quindi voglio concentrarmi sui miei ragazzi. Dobbiamo fare una partita di qualità e attenzione, pensando solo ed esclusivamente a noi stessi e facendo tutto il possibile per mettere in difficoltà l’Inter. Una prestazione superlativa, come quella che abbiamo fatto a Basilea, perché solo così possiamo mettere in difficoltà una squadra di campioni come l’Inter. Voglio solamente vedere i ragazzi giocare e scendere in campo con lo spirito che abbiamo visto ultimamente”.

“Oltre alla grande qualità dei giocatori dell’Inter, la bravura e i campioni che tutti conosciamo, c’è anche un allenatore che sa arrivare in finale, sa vincere i trofei e ne ha vinti tanti. Quindi è vero, possiamo definirlo uno specialista, questo non si può nascondere. Si aggiunge alla difficoltà dei suoi calciatori, che sono davvero straordinari. In quelle altre finali che ho giocato vedevo sempre i ragazzi proporre quello che ti ha permesso di arrivare fino all’ultimo metro. Non devi mai abbandonare il tuo credo, la tua idea, quello che ti ha permesso di arrivare in finale. Anche perché dopo questa abbiamo altre due partite di campionato e un’altra finale, quindi qualsiasi cosa accadrà il giorno dopo dovremo rimboccarci le maniche. Domani è un altro test importante, dove abbiamo la possibilità di mostrare le nostre qualità e far vedere a tutti che abbiamo meritato questa finale. Il risultato poi si vedrà”.

“I tifosi ci hanno dato grande ottimismo, vicinanza, passione, voglia. Ci chiedono di dare l’anima, di sudare la maglia, di andare forte e di onorare quella che è la storia della Fiorentina. Possibilmente di ottenere il massimo domani e quindi queste sono tutte richieste che personalmente mi piacerebbe andare domani e correre per cercare di smaltire tutto questo. Penso che i ragazzi abbiano percepito quello che è il loro amore e domani, come abbiamo fatto a Basilea, di sicuro andremo in campo ad onorare quello che abbiamo fatto per tutto l’anno”.

“I ragazzi stanno tutti bene, qualche dubbio su alcune pedine ce l’ho, speriamo di fare le scelte giuste. Mi tengo ancora qualche dubbio, domani decideremo”.

SU AMBRABAT E NICO GONZALEZ – “Stanno bene, Amrabat lo abbiamo gestito, Nico lo abbiamo tenuto a riposo, aveva speso tantissimo a Basilea. Quindi abbiamo fatto questo tipo di calcolo e di gestione con entrambi, stanno benissimo”.

“Nell’ultimo periodo entrambi sono diventati entrambi per questa squadra. Da quando hanno iniziato a far gol siamo riusciti a ottenere risultati, vittorie, continuità. Jovic ha dimostrato di stare bene, Cabral uguale. Domani sia dall’inizio che da subentranti sono convinto che a nessuno dei due cambi niente. Mi immagino grande spirito di sacrificio, grande freddezza, concretezza e cinismo. Sono convinto che siamo in buone mani”.

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Redazione