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Fiorentina, Italiano: “Sui rigori ho un’idea precisa. Turnover? La penso così…”

Turnover, calci di rigore e… il portiere. Sono questi alcuni degli argomenti trattati da Vincenzo Italiano nella lunga intervista sulle pagine di Repubblica. L’allenatore della Fiorentina ha spiegato come la pensa riguardo i tiri dagli undici metri e sui frequenti cambi di formazione.

Fiorentina, le parole di Italiano

RIGORI – “Li battevo da fermo, senza rincorsa, guardando il portiere. Ho un’idea precisa sui rigori: sbaglia chi li fallisce. Può darsi che il portiere sia bravo, ma sicuramente il rigorista non è buono. La porta è grande e la palla piccola, l’ho spiegato ai ragazzi che è un vantaggio enorme e sprecarlo è un peccato“.

DRAGOWSKI – “Ha toccato 80 palloni contro l’Atalanta, ma per me il portiere è un calciatore di movimento che sa e può usare anche le mani. Deve parare ma anche aggiungersi al centrocampo, essere un altro attaccante. Si è visto nel Milan con il lancio di Maignan per Leao, sono finiti i tempi in cui il portiere veniva avanti nell’ultimo minuto“.

ESPULSIONI – “Siamo la squadra con più espulsioni del campionato, ma non è una fallosità calcolata“.

TURNOVER – “Cambio formazione a ogni partita perché credo nel merito e nell’impegno, non nelle caste dei titolari. Faccio capire ai miei ragazzi che anche chi non gioca spesso è sempre nella mia testa; credo nei ricambi, in chi ha voglia e fame. In Coppa Italia ho sempre alternato Dragowski a Terracciano, appunto per farlo giocare“.

L’intervista completa sulle pagine di Repubblica

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Redazione