Alla “Eden Arena” di Praga, capitale della Repubblica Ceca, nella serata di mercoledì 7 giugno andrà in scena la finale di UEFA Europa Conference League. Dopo il trionfo della Roma a Tirana nella prima edizione della neo-nata competizione europea per club, spetterà alla Fiorentina il compito di riportare la coppa in Italia. Per aggiungere in bacheca il secondo trofeo internazionale della storia del club, la Viola dovrà prevalere sul West Ham, classificatosi quattordicesimo in Premier League. Alla vigilia della sfida, Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di Sky nella consueta intervista one-to-one esprimendo le emozioni dell’ambiente Fiorentina.
Innanzitutto Italiano tira le somme sul percorso stagionale riassumendolo in poche frasi: “Cosa si prova? Passa per la testa tutto il percorso fatto quest’anno, dalle sfide in Olanda ad agosto a oggi. Un processo di crescita che ci ha portato a una finale dove ci si gioca tutto. Non vedo l’ora di vedere lo stadio gremito, raggiungere due finali in un anno è un risultato incredibile. La prima è andata male, ma ne siamo usciti a testa alta: domani dobbiamo rimettere in campo lo stesso approccio avuto in finale di Coppa Italia. È un grande orgoglio essere qui dentro e potersi giocare questo trofeo”.
L’allenatore rivela un forfait nel reparto di centrocampo: “Confermo che Gaetano (Catrovilli, ndr) ha avuto una contusione, non ha recuperato al massimo. Ci dispiace, ma non sarà a disposizione“.
Sul modo corretto di affrontare la gara: “Immaginavo di arrivare qui? No, sapevamo di andare incontro a una competizione in cui avremmo dovuto giocare 14 partite contro avversari di livello per arrivare in finale. Pian piano abbiamo acquisito consapevolezza, abbiamo cercato di giocare con personalità. Domani dobbiamo metterla in campo per la partita, dobbiamo fare tutto nel migliore dei modi sperando anche in un pizzico di buona sorte. Non bisogna mollare la propria identità che ci ha permesso di arrivare qua“.
Per quanto riguarda invece la squadra avversaria: “Pericoli? Intanto il West Ham è una squadra piena di talento e qualità, ma anche fisico, corsa e malizia. Sono tutti giocatori di un certo livello, il loro è un calcio in cui senza palla cercano di riprenderla e ripartire. Dovremo stare attenti in tutto, quando abbiamo la palla e quando non ce l’abbiamo. Ogni errore può compromettere la partita, dobbiamo stare con le antenne dritte perché abbiamo capito che le finali si giocano su piccoli episodi“.
Analisi alla quale aggiunge un’ulteriore lettura: “Loro hanno struttura, centimetri, fisicità. Dovremo stare attenti sulle situazioni da palla inattiva, un dettaglio che in una partita secca può fare la differenza“.
Infine Italiano chiude l’intervista sottolineando la soddisfazione personale che la stagione in corso gli ha trasmesso: “Cosa mi lascia il gruppo? Mi sento più maturo, cresciuto, ho un bagaglio immenso. Era la mia prima esperienza europea, non vedevo l’ora di affrontare un qualcosa del genere. È affascinante, ti porta in giro per l’Europa, si conoscono avversari e idee diverse da quelle che conosciamo in Italia. Poi ho avuto la fortuna di avere giocatori che si sono messi a disposizione in tutto. Arrivare a fare due finali non è cosa da poco, quindi c’è grande orgoglio e soddisfazione“.