Italia, Spalletti: “Kean e Retegui possono giocare insieme nella mia Nazionale”
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Luciano Spalletti, allenatore Italia (imago)
L’allenatore dell’Italia, Luciano Spalletti, ha aperto le porte della sua villa in provincia di Firenze ai microfoni di Sky Sport.
Intervistato da Sky Sport nella sua tenuta di Montaione, in Toscana, Luciano Spalletti ha parlato del presente e del futuro della Nazionale Italiana. In un momento delicato per il calcio azzurro, il CT ha voluto fare il punto sulla situazione e sulla visione che guida il suo lavoro.
Il CT dell’Italia ha messo l’accento sull’importanza di costruire una squadra competitiva, con uno sguardo attento ai giovani talenti. L’allenatore ha sottolineato come l’obiettivo non sia solo quello di ottenere risultati immediati, ma di costruire un progetto a lungo termine che possa dare i suoi frutti negli anni.
Dopo il deludente Europeo, il Commissario tecnico ha spiegato di essere completamente concentrato sull’obiettivo della qualificazione al Mondiale 2026, ma non solo. Spalletti ha chiarito che il suo scopo è costruire una Nazionale solida, capace di competere per traguardi importanti anche oltre la prossima Coppa del Mondo.
Con uno sguardo già rivolto ai prossimi impegni, come la sfida contro la Germania in Nations League, Spalletti ha espresso ottimismo riguardo al futuro. Crede che la squadra abbia tutto ciò che serve per risollevarsi e raggiungere successi, con la consapevolezza che il percorso è appena iniziato.
Kean e Retegui, una coppia possibile
Interrogato dai giornalisti sui due bomber che guidano la classifica dei capocannonieri, il Ct azzurro ha risposto: “Kean e Retegui possono giocare insieme nella mia Nazionale. Siamo molto contenti di entrambi. Sono entrambi numeri 9, ma diversi. Uno più d’area di rigore, un altro che attacca di più la profondità. È una cosa che può succedere, soprattutto contro squadre che giocano con un blocco squadra molto basso: lì per forza bisogna mettere un attaccante in più o un esterno con caratteristiche più offensive. Per fare calcio offensivo, le due piazzole degli esterni determinano, fanno la differenza. Per cui si può pensare, anziché avere uno che va per il cross, inserire uno alla Politano che si butta anche dentro.”
Sempre riguardo l’attacco azzurro, Spalletti ha inoltre elogiato il lavoro di Giacomo Raspadori: “Quello che sta facendo ora è perfetto, quello è il suo ruolo. Ieri ha corso moltissimo a Como. Ti può dare molto in quel ruolo lì, soprattutto se riesce a ritagliarsi più minutaggio.” Ha anche parlato di Federico Chiesa: “Mi piacerebbe vederlo giocare di più, in campionato ha giocato pochissimo.” Infine, ha fatto riferimento anche a giovani promettenti come Tommaso Baldanzi e Michael Folorunsho, che secondo il CT stanno crescendo molto e potrebbero essere presto inclusi nelle future convocazioni.
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Le parole del CT azzurro
L’ex allenatore del Napoli ha anche dedicato parole di apprezzamento a diversi dei suoi giocatori, come Calafiori, Cambiaso e Barella, che per il CT sono imprescindibili nel progetto futuro della Nazionale: “Un difensore come Calafiori può diventare un giocatore di altissimo livello. Cambiaso ha fatto vedere quanto vale e poi è arrivato anche l’interessamento di grandi squadre. Barella è un giocatore talentuoso per quello che fa vedere nelle sue scorribande, non riesci a fargli un recinto.”
Infine, il CT azzurro ha dedicato un pensiero alla sfida scudetto tra due delle sue ex squadre, Napoli ed Inter: “Sarà un bel duello e una bella sfida che può dire molto della classifica, proprio in base alle tensioni di cui si cibano le squadre in funzione della sfida. Non vedo ancora l’Inter al top delle possibilità da un po’ di partite, siccome ha quel livello altissimo di potenziale penso lo possa esprimere da un momento all’altro. Il Napoli da parte sua ha fatto partite straordinarie, è riconoscibilissimo per il modo di stare in campo. E quello è stato Conte che ha saputo trasferirlo alla squadra. E si vede il suo lavoro sul campo. Sarà tutta godibile questa partita.”