Italia, ansia Berardi: Spalletti a caccia del sostituto
Brutte notizie per l’Italia di Spalletti, che dovrà fare a meno di Domenico Berardi per Euro 2024. Il capitano del Sassuolo si è infortunato domenica 3 marzo durante il match in trasferta contro il Verona. Per il numero dieci neroverde si tratta di una rottura del tendine d’Achille del piede destro. Ballardini lo ha sostituito al minuto 60 della gara contro i gialloblù e, dopo gli accertamenti medici, anche Luciano Spalletti dovrà farne a meno per l’Europeo in vista. Il CT è, infatti, alla ricerca di un sostituto.
Italia, Spalletti valuta i sostituti di Berardi
Sarà un’assenza pesantissima quella di Domenico Berardi per il prosieguo della stagione del Sassuolo in ottica salvezza e per la nazionale italiana in vista dei prossimi Europei. Luciano Spalletti è già al lavoro per valutare il miglior profilo che possa sostituirlo. Si giocheranno le loro carte sicuramente Chiesa, Raspadori, Politano e Orsolini, che possono offrire soluzioni diverse nell’attacco azzurro. Chiesa, anche lui reduce da diversi problemi fisici, è senza dubbio il giocatore maggiormente indiziato, che potrebbe giocare su entrambe le fasce, ma anche in un possibile tandem d’attacco come nella Juventus.
Raspadori e Politano sono due giocatori con cui Spalletti ha avuto modo di lavorare durante la scorsa stagione a Napoli: il CT sa che possono esprimere al meglio i suoi concetti di gioco. Tra gli altri c’è anche Riccardo Orsolini, che sta attraversando un grande momento di forma insieme a tutto il Bologna di Thiago Motta, che adesso può realmente puntare ad un posto nella prossima Champions League. L’esterno rossoblù ha già messo a referto 9 gol e 2 assist in campionato e potrebbe essere una soluzione importante per Spalletti.
Tutti e quattro i giocatori citati potrebbero garantire diverse soluzioni di gioco: dal classico 4-3-3 al 4-2-3-1, senza abbandonare l’opzione 3-4-2-1 (o 3-4-3) per poter variare con la difesa a 3. L’allenatore ex Napoli ha utilizzato in carriera più spesso la difesa a 4 e quindi i nomi precedentemente citati sarebbero perfetti per quella posizione e soprattutto agirebbero nella stessa zona di campo in cui giocano nei rispettivi club, senza modificare il proprio raggio d’azione.