Italia, Spalletti: “Acerbi mi ha detto che non c’è stato razzismo, ma come Nazionale dobbiamo agire”
Con la conclusione della 29ª giornata di Serie A, terminata a San Siro con Inter-Napoli, il campionato si prende una pausa. Al via la sosta dedicata alle nazionali, con l’Italia di Luciano Spalletti che sarà impegnata negli USA per due amichevoli. Il 21 marzo si giocherà Venezuela-Italia, mentre il 24 gli azzurri se la vedranno con l’Ecuador. Prima di partire per la lunga trasferta, il CT dell’Italia, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa.
Italia, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa
L’allenatore degli azzurri ha così esordito sulla questione Acerbi: “Abbiamo fatto un comunicato che esprime il mio pensiero. Nonostante ci siano ancora cose da chiarire, la nostra responsabilità nei confronti di questo sport e della Nazionale deve portarci ad agire. Per quanto mi ha detto Acerbi non c’è stato razzismo, ma bisogna stare attenti ai nostri comportamenti, ancor di più se rappresentiamo l’Italia. La forza della squadra non cambia, ma ci dispiace dal punto di vista umano. Sentito Juan Jesus? Ci ho provato ma ha il telefono spento“.
Spalletti, le spiegazioni sulle convocazioni
Sui singoli ha poi continuato: “Per noi ogni partita diventa fondamentale, fin dalla prima. Non possiamo sbagliare nulla, per questo dobbiamo contare su calciatori che siamo sicuri possano darci sempre tutto. Modulo? Non ci sono rigidità, valuterò in base alle caratteristiche di chi gioca. Possiamo fare due prove per diventare imprevedibili, anche nel corso della partita. Immobile? È indubbio che sia stato un giocatore importante, ma a oggi non riesce a esprimere tutto il suo potenziale. Scamacca non ha giocato per un periodo e quando l’ho portato non mi sembrava in grado di esprimersi al 100%. Per noi una partita può compromettere tutto, dobbiamo essere sicuri che tutti riescano a dare il proprio contributo. Raspadori può coprire due ruoli, Retegui è in condizione e volgio conoscere da vicino Lucca per capire che giocatore è. Non sono bocciature. Pellegrini? Lo abbiamo atteso tantissimo, io non l’ho mai avuto a disposizione. È un calciatore che sa fare tante cose, forte, e da qui fino a giugno vedremo. Cristante? Doveva svolgere delle cure alla schiena“.
Infine, ha concluso: “Calafiori sarebbe stato con noi se non ci fosse stata l’U21, che deve qualificarsi, così come Gnonto e Casadei. Anche Gaetano sarebbe stato dei nostri senza infortunio. Chiesa? È forte, salta l’uomo, ma deve sapersi adattare se nella Juve gioca più dentro e con me più fuori. Lui è una via di mezzo tra tutti i ruoli. Bellanova? Nessuno ha il posto assicurato, quindi dobbiamo accogliere nuovi giocatori a braccia aperte. Vedremo se riuscirà a incidere. Frattesi ha qualità infinite, ma deve migliorare nella gestione del pallone. Zaccagni e Zaniolo devono capire che in Europa ormai bisogna essere capaci ad adattarsi a più ruoli, è una nuova frontiera. De Rossi porterà tanto al calcio italiano, è stato bravissimo. Mi fa piacere che ci saranno Chiellini e Cannavaro negli USA, da questi calciatori vogliamo portarci sempre qualcosa con noi. Playstation? A me non sta bene che qualche calciatore non dorma la notte e renda meno in partita indossando la maglia dell’Italia. Chi vuole spu**anare il tempo non viene con noi”.