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Italia, Mancini: “In Nazionale tanti ragazzi giovani: devono fare esperienza”

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Il commissario tecnico è intervenuto durante la puntata di lunedì 26 giugno della trasmissione Un caffè con TG1 mattina estate in onda su Rai 1. Dall’importanza del VAR, all’Europeo Under 21, passando per la sua Italia, Roberto Mancini ha trattato diverse tematiche: questi i passaggi principali dell’intervista.

L’intervista di Roberto Mancini, C.T. dell’Italia

Innanzitutto Mancini viene interpellato sul caos arbitrale di Francia-Italia U21. Questo il suo parere: “È strano che a volte nei primi turni di una competizione non adottino il VAR perché ormai è fondamentale. Si tratta di un campionato europeo tramite il quale le Nazionali accedono alle Olimpiadi, dunque non dovrebbe esser lasciato nulla al caso. È stata un’ingiustizia.

Sul cambio di responsabilità degli arbitri dopo l’ingresso del VAR nel mondo del calcio il C.T. commenta: Sicuramente hanno meno responsabilità perché essendo aiutati aspettano prima di prendere una decisione. Secondo me va migliorato, con tutte queste attese non c’è più neanche l’emozione. In alcune situazione l’arbitro dovrebbe imporsi maggiormente”.

Dopodiché spiega le sensazioni vissute per via dell’esclusione dal Mondiale 2022: È stata una grande delusione, anche ingiusta perché non l’avremmo meritata. Il calcio e lo sport sono così, bisogna assorbire e ripartire.

Un commento anche sul periodo post amarezza: Abbiamo inserito tanti ragazzi che purtroppo non hanno ancora tanta esperienza a livello internazionale e quindi necessitano del supporto dei più esperti. In Nations League siamo andati bene con una squadra dall’età bassissima in un girone difficilissimo. C’è dispiaciuto non vincerla, ma i ragazzi sono bravi e devono soltanto giocare a un livello alto e fare esperienza.

Successivamente Mancini rivolge lo sguardo ad Euro 2020: “Resta indimenticabile. I ragazzi sono riusciti in un’impresa incredibile non casualmente. A volte nel calcio capita di vincere una competizione per una serie di casualità che si allineano. In questo caso no: la nostra squadra ha giocato bene per tre anni e mezzo, registrando un record d’imbattibilità. Non capita spesso ad un C.T. di vincere Europei o Mondiali, quindi rimarrà nella storia per i tifosi italiani.

Roberto Mancini Italia

A tal proposito non può mancare il ricordo di Gianluca Vialli: Rivederlo è emozionante perché sembra non sia mai andato via. Non è semplice accettarlo, ogni volta che lo rivedo penso che non è possibile sia successo davvero. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere e vivere un uomo straordinario per ciò che ha fatto: ringraziamo Dio per questo”.

Poi si sofferma sul loro rapporto di fratellanza: “Siamo cresciuti insieme durante la gioventù. Quando stai così tanti anni con un’altra persona arrivi a conoscere tutto di lei: è stato un grande dono. Ci siamo divertiti ed abbiamo pianto per le nostre vicende sportive. Poi la vita a un certo punto ti divide”.

Infine l’intervista al selezionatore dell’Italia si chiude con una battuta sul torneo di calcio a 5 del Circolo degli Agnelli a cui Mancini ha partecipato pochi giorni fa: “Ho giocato soltanto una partita per divertimento. È difficile abbandonare il calcio quindi provo a mantenermi in forma”.