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Italia, le interviste dei protagonisti nel post partita contro l’Inghilterra

Reduci dalla vittoria contro Malta, gli azzurri hanno perso per 3-1 nel match contro l’Inghilterra. Nonostante il risultato, Luciano Spalletti è rimasto comunque contento della prestazione dei suoi. Al termine della sfida contro l‘Inghilterra, si sono espressi i protagonisti del match dell’Italia, che hanno rilasciato delle interviste post partita ai microfoni della Rai e di Sky Sport.

Credits: Domenico Bari

Italia, le interviste post partita dei protagonisti

BARELLA: “Nel primo tempo abbiamo giocato, ma potevamo sfruttare meglio le occasioni avute. Abbiamo sbagliato in alcune circostanze e contro avversari di questo livello paghi gli errori. Non c’è tempo: per andare agli Europei bisogna vincere. Abbiamo le potenzialità e le qualità per farlo, ma dobbiamo tirarle fuori. Abbiamo iniziato qualcosa di nuovo perciò serve tempo per immagazzinare tutto. Abbiamo affrontato dei campioni contro cui paghi ogni errore. Non è positivo arrivare in fondo con l’acqua alla gola, ma siamo calciatori forti quindi dobbiamo dimostrarlo. Ci siamo trovati tante volte in queste situazioni, quindi ci giocheremo le nostre carte. Dispiace per oggi, sono rammaricato perché avevamo le carte in regola per far meglio”.

Credits: Domenico Bari

SCAMACCA: “Abbiamo fatto una buona gara, ci abbiamo creduto. Poi è normale che appena concedi questi giocatori qui ti fanno male, la partita ce la siamo giocata alla pari, poi ogni centimetro che lasci lo paghi in questi casi. Resta amarezza perché ci abbiamo creduto ed abbiamo lavorato tanto. Sappiamo che basta poco per decidere queste partite, quindi oggi usciamo dal campo con tristezza ed amaro in bocca. Secondo me abbiamo giocato una bella partita e non meritavamo questo risultato bugiardo. Ho sempre lavorato e ci ho sempre creduto, spero questo gol sia il primo di una lunga serie. Spalletti ci dà tanto: organizzazione, stimoli, mentalità. È un grande CT, seguendolo ci toglieremo grosse soddisfazioni. A livello fisico non mi sento ancora benissimo, ma ho cercato di aiutare la squadra. Devo aiutare di più la squadra spalle alla porta e migliorare in questo aspetto. Spero di aiutare la nazionale e apprezzo le parole di Spalletti, abbiamo il sogno di andare all’Europeo, dobbiamo pensare alle prossime e non a questa. Il calcio moderno equivale a due fasi fra attacco e difesa quindi devi correre tanto, all’estero c’è tanta intensità e fisicità.”

Credits: Domenico Bari

UDOGIE: “Potevamo portare a casa il risultato. Ci sono mancate cattiveria sottoporta per far gol e compattezza dietro. Provo ad essere quanto più disponibile per il mister per dare il massimo in campo e migliorare sempre. Sono fiducioso di questa squadra. Il campionato inglese è intenso e pieno di sbalzi, mi sta aiutando a maturare. Oggi peccato perchè la prestazione c’è stata. L’ammonizione che ho preso la dovevo prendere, sono comunque contento di aver aiutato la squadra. Noi siamo forti e sappiamo giocarcela con tutti.”

ACERBI: “Primo tempo abbastanza bene, forse non abbiamo avuto la fiducia necessaria a spaventarli. Non vedevamo in noi stessi il potenziale per far loro del male. Sul 2-1 potevamo organizzarci meglio, essere più cattivi. Nel calcio servono voglia e determinazione. Analizzandola a mente lucida, palleggiando si riusciva ad entrare facilmente in area avversaria. Loro hanno grandissimi giocatori, ma questo non significa nulla. Rispetto al buon primo tempo, nella ripresa non c’eravamo più con la testa. Loro hanno sfoderato tutto il proprio bagaglio internazionale e noi dovremmo prendere spunto. Spalletti ha allenato grandi squadre, sono tantissimi anni che allena ad alti livelli. Ci sta trasmettendo forza, ma lui ha poco tempo ed ha bisogno di uomini pronti. Ecco perché bisogna metterci più testa: oggi con due passaggi verso l’area avremmo potuto segnare di più. Dopo la delusione dei due Mondiali mancati, non è possibile non qualificarsi all’Europeo: non si tratta di scaramanzia, ma dobbiamo strappare la qualificazione. Vedevo Kane e compagni difendere con ferocia. A questi livelli è così: serve agonismo per raggiungere certi numeri. Vittoria meritata la loro. Adesso il destino è nelle nostre mani ed è meglio così piuttosto che guardare e sperare da altri”.

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Redazione