Italia-Inghilterra, la probabile formazione azzurra
La nazionale azzurra riprende il cammino in Nations League: a Milano arriverà l’Inghilterra, nella gara del 23 settembre in programma alle ore 20:45 a San Siro. Gli uomini di Mancini dovranno riscattare la brutta sconfitta contro la Germania, che a giugno aveva avuto la meglio per 5-2. A comandare il raggruppamento è l’Ungheria, a quota 7 punti. Secondi i tedeschi a quota 6, mentre l’Italia insegue a 5. Ultima l’Inghilterra, ferma a 2. Il CT Mancini ha sperimentato diversi cambiamenti di formazione durante gli allenamenti, ma secondo gli ultimi aggiornamenti, confermerà il classico 4-3-3 utilizzato fino ad ora. Di seguito la situazione infortunati e la probabile formazione dell’Italia.
Gli infortunati
Rispetto alla prima lista dei convocati, ci sono stati alcuni azzurri che hanno lasciato il ritiro in anticipo per infortunio. Tra questi figurano i nomi di Politano, Tonali, Verratti e Pellegrini: il primo ha riportato una distorsione alla caviglia e proseguirà la riabilitazione a Castel Volturno. Tonali, a quanto pare, soffre di un piccolo fastidio muscolare e, come dichiarato da Mancini, tornerà a casa così come Lorenzo Pellegrini.
Per Verratti, infine, si tratta di una forte botta che il centrocampista aveva rimediato nella gara contro il Lione, non ancora smaltita. Per rimpiazzare gli infortunati, il commissario tecnico ha convocato Salvatore Esposito, Davide Frattesi e Manolo Gabbiadini, che si sono aggregati al resto dei compagni.
La probabile formazione contro l’Inghilterra
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Pobega; Gabbiadini, Immobile, Raspadori.
Gli unici dubbi di Mancini riguarderebbero Pobega, insidiato dalla concorrenza di Cristante e Raspadori, quest’ultimo in ballottaggio con Grifo. Occasione da titolare, dunque, per Manolo Gabbiadini: l’attaccante della Sampdoria torna ufficialmente in azzurro dopo 11 presenze e 2 reti tra il 2012 e il 2017. L’ex Napoli è tornato in campo da poche settimane dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, ma ha giocato solo alcuni spezzoni di gara, subentrando sempre nella ripresa in Serie A.