Italia, Di Lorenzo: “Spalletti come Mancini. Giocare al Maradona sarà speciale”
Questa settimana cominciano le qualificazioni ad Euro 2024. In qualità di vincitrice del proprio girone di Nations League, come Spagna, Croazia e Paesi Bassi, l’Italia è stata inserita in un gruppo da cinque squadre invece che da sei per poter partecipare alle finals four della competizione. Le contendenti del gruppo C sono Inghilterra, Ucraina, Macedonia del Nord e Malta. L’esordio si disputerà giovedì 23 marzo alle ore 20:45 allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli contro la Nazionale dei Tre Leoni. A proposito di Napoli, dopo il C.T. Mancini (leggi qui le sue parole) anche il capitano partenopeo Giovanni Di Lorenzo è intervenuto in conferenza stampa da Coverciano per presentare il big match Italia-Inghilterra.
Italia, la conferenza stampa di Giovanni Di Lorenzo
Il terzino destro ha aperto la conferenza davanti ai giornalisti rispondendo sul neo-azzurro Retegui: “Si è presentato bene, avremo altri giorni per conoscerci meglio perché si tratta della prima volta. Però al di là delle qualità tecniche si vede che è un ragazzo perbene e noi l’abbiamo messo subito a suo agio”.
Un confronto con l’Italia che ha recentemente affrontato l’Inghilterra: “Non penso questa sia più debole, il gruppo è un po’ cambiato ma abbiamo giocatori di grande qualità con mentalità importante. Li affronteremo al meglio delle nostre possibilità sapendo di avere di fronte una grande Nazionale. L’ultima volta a San Siro abbiamo vinto e disputato una gran partita, dobbiamo dare tutti il massimo”.
La qualità del Napoli che vorrebbe trasmettere a questa Italia: “Parlando del Napoli, si vede da fuori che oltre al gioco che esprimiamo ci divertiamo campo. Era così anche con la Nazionale dell’Europeo, poi abbiamo perso spensieratezza a causa di alcuni risultati. Dobbiamo ritrovare questo elemento giocando insieme e con entusiasmo, voglio portare un po’ del Napoli a questa Nazionale”.
Sulla crescita personale: “Sono cresciuto molto in questi anni, vari momenti mi hanno aiutato a farlo. Giocare in una squadra forte come il Napoli con calciatori forti ed avversari forti ti aiuta. Mi sento migliorato in tanti aspetti”.
Sull’atmosfera dello stadio Maradona: “So cosa può dare quella gente, spero ci sia un’atmosfera bella anche contro l’Inghilterra perché può spingerci a ottenere un risultato importante”.
Poi mette a confronto Spalletti e Mancini: “Mister Mancini mi ha dato la possibilità di esordire in Nazionale, il sogno di chiunque giochi a calcio. Così come Spalletti, non guarda tanto al nome quanto piuttosto al merito: questo è un elemento che li accomuna. Spalletti mi ha trasmesso davvero tanto, oltre a consegnarmi la fascia di capitano mi ha migliorato come giocatore e di Mancini posso dire lo stesso. Non vedo grosse differenze tra i due, poi ovviamente il lavoro quotidiano è diverso da quello che facciamo qui”.
Su Gianluca Vialli: “Sentiamo la sua assenza, ne parlammo tra di noi quando è venuto a mancare. Ci ha lasciato qualcosa di bello, era profondo nelle parole che spendeva. Quella di giovedì sarà la prima gara senza di lui, perciò abbiamo anche un motivo in più per metterci impegno”.
Di Lorenzo: “Capitano della Nazionale? Ci sono precise gerarchie”
L’ambizione di diventare capitano della Nazionale: “Ci sono gerarchie ben precise e non ci penso, c’è chi è qui da più tempo di me ed è giusto che sia così”.
Sulla carenza di calciatori italiani forti quanto Kvaratskhelia: “In Italia ci sono giocatori che stanno venendo fuori. Se guardiamo al campionato italiano giocano pochi italiani, è vero, però ce ne sono di grande qualità. Tutto sta nel farli crescere e percorrere la strada migliore possibile. Non penso sia una questione di sacrifici: io ho avuto un percorso difficile ma ho ricevuto l’opportunità di venir fuori nel modo giusto. Come me ci sono altri ragazzi”.
Meglio braccetto destro della difesa a 3 o quinto del centrocampo a 5: “Il ruolo del terzino si è evoluto molto negli ultimi anni. Anche grazie alle idee del mister ho raggiunto questa interpretazione del ruolo. Tutti devono fare tutto in campo, spesso siamo i primi registi della squadra. Nel 3-5-2 come caratteristche ritengo di poter ricporire entrambe le posizioni”.
Infine Di Lorenzo conclude la conferenza stampa parlando dell’emozione di giocare al Maradona con l’Italia e facendo un appunto sulla figlia Azzurra: “Sarà una serata speciale. Abbiamo scelto questo nome perché era il nostro colore dominante. Lei ci sarà e giocare lì con l’Italia sarà sicuramente speciale”.