Italia, Barella: “Spalletti ha un bel gioco, faremo del nostro meglio per vincerle tutte e due”
La nuova Italia guidata da Luciano Spalletti si appresta ad iniziare il nuovo ciclo affrontando Macedonia e Ucraina nelle gare valide per la qualificazione all’Europeo. Sono stati parecchi i volti nuovi tra i convocati che hanno preso il posto di alcuni veterani che sembrano ormai fuori dal giro della Nazionale dopo l’addio di Mancini. Uno che però rimane al centro del progetto è Barella, che si prepara a diventare sempre di più un punto di riferimento per i compagni. Proprio Barella dal ritiro dell’Italia ha parlato di vari temi durante la conferenza stampa di oggi.
Italia, la conferenza stampa di Barella
Il centrocampista dell’Inter ha cominciato parlando della prossima partita e della candidatura al Pallone d’Oro: “Essere qui è sempre emozionante. Essere entrato nella lista lo devo all’ultima stagione che è stata ottima nonostante non siamo riusciti a vincere la Champions League. Domani sarà una gara difficile, lo sappiamo per esperienza, ma sarà un’altra gara con un nuovo gruppo“
Sul campionato italiano e sul fatto che non siano stati convocati calciatori del Milan: “L’anno scorso siamo stati bravi nelle Coppe Europee dove serve avere una rosa lunga oltre che un po’ di fortuna. Grandi meriti a tutti per essere arrivati in finale, poi si vince o si perde nel calcio. Sul campionato dico che l’Arabia ha cambiato tutto e ognuno prende le decisioni che vuole in carriera. Poi alla fine si guarderà dietro e vedrà se ha fatto bene o no. Le scelte qui le fa il ct e io non mi esprimo. Meglio avere una settimana di tranquillità e poi vederci in campo per il derby senza alimentare polemiche”.
Ha proseguito esprimendosi sul nuovo gioco di Spalletti e sull’addio di Mancini: “Sono idee nuove che bisogna prendere e immagazzinare e portarle poi sul campo. Interpreta il lavoro in modo diverso da Mancini ma non parlerò delle differenze tra i due. Con me è stato onesto criticandomi e facendomi complimenti. Ha parlato chiaramente e questo lo apprezzo. Mancini ha creduto in me quando ero al Cagliari perciò lo ringrazierò sempre, anche per l’Europeo vinto insieme. Ora c’è Spalletti, ma non mi permetterò di dire chi è più bravo”.
Infine ha concluso parlando delle differenze tra Nazionale e Inter: “La scorsa stagione è stata bella, abbiamo giocato contro le migliori d’Europa e del Mondo. Devo migliorare ancora il mio carattere. Con Inzaghi all’Inter ho fatto più il ruolo di incursore e se il ct mi chiederà questo sarò contento di farlo. Non ho responsabilità per la candidatura. Sono orgoglioso di rappresentare l’Italia ma penso che altri compagni potevano esserci. Ringrazio tutti quelli che per la seconda volta negli ultimi tre anni mi hanno permesso di essere presente in questa lista“.