In questi giorni gli azzurri sono al lavoro per preparare le sfide contro Malta e Inghilterra, valide per le qualificazioni agli Europei del 2024. Nella giornata del 12 ottobre Francesco Acerbi, difensore dell’Italia e dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa.
Il difensore nerazzurro ha esordito così in conferenza: “Indossare la maglia della Nazionale è sempre un onore, un privilegio. Il Ct ha parlato di attaccamento alla maglia ed è giusto così, rappresentiamo un’intera nazione. Il nostro comportamento deve essere esemplare sia qua che nei club, per rispetto verso noi stessi e verso tutti e questo è ciò che vuole il mister. L’aria che si respira è davvero serena, l’ambiente è tranquillo. Il nuovo mister ha le sue idee e siamo qui per realizzarle”.
Acerbi ha poi proseguito: “Noi non vogliamo farci male, così come non lo vogliono i club. Venire in Nazionale deve essere qualcosa che chiunque sogna, non deve essere qualcosa in più. Ci deve essere la voglia di puntare a qualcosa che va oltre, tutti vorrebbero giocare per la Nazionale. Un piccolo dolore si può tollerare, poi se il giocatore stesso ha paura di farsi male meglio non convocarlo… Dipende anche dal lui stesso, se uno ha paura di farsi male ha molte più probabilità di infortunarsi“.
Su Spalletti: “Mi chiamò quest’estate e fu gentilissimo. Io mi infortunai il 5 agosto e arrivai alla fine del mese senza aver mai giocato: in quell’occasione, decidemmo che mi sarei rimesso in carreggiata per poi farmi trovare pronto. Avevo necessità della pausa di settembre per tornare al passo con i compagni. Lui cerca di costruire una mentalità forte, che ti permette di vincere il match. Dobbiamo essere coraggiosi e determinati. Poi qui ci sono anche tanti giovani bravi, che vogliono arrivare e che devono evolvere. Hanno circa 20 anni e devono dimostrare di aver fame, di essere da Nazionale“.
Sui match in arrivo: “Adesso pensiamo a Malta. Anche nella gara che abbiamo vinto 2-0 loro hanno giocato bene, dobbiamo essere attenti. Se non scendi in campo con la giusta concentrazione rischi di fare una pessima figura, come già successo a noi contro la Nord Macedonia. Contro l’Inghilterra non sarà una rivincita, quella vittoria in finale è stata una cosa bella per noi e meno per loro. Sicuramente saremo pronti per la gara. Ora stiamo provando la difesa a quattro poi deciderà il mister. In passato è mancata la spensieratezza come fu all’Europeo vinto. Ora quella sensazione c’è e sta a noi metterla in atto”.
In seguito, ha continuato: “Con comportamenti esemplari intendo fare le cose fatte bene. Non ci sei solo tu che vuoi quella cosa lì e non sei da solo. Per me si tratta di rispetto. E poi ognuno deve avere grandi obiettivi per dare il massimo e non centra nulla ciò che è successo. Non è nelle mie competenze giudicare, noi siamo molto sereni e concentrati sulle due partite. Ciò che accadrà verrà giudicato da persone più in alto“.
Infine, ha concluso: “Parlo al momento giusto in campo, cerco di mettere ordine se è necessario. Mi sento ancora bene sia mentalmente, che fisicamente. Mi sento vecchietto solo per l’età, cerco di dare l’esempio. Non sempre bisogna per forza parlare, ma fare i fatti“.