Alla vigilia dell’importante sfida di San Siro con l’Empoli, prevista per venerdì alle ore 18:45, Simone Inzaghi ha tenuto la conferenza stampa di rito. L’Inter è ancora in piena corsa per conquistare il secondo scudetto consecutivo e per poter realizzare il sogno serve vincere tutte le partite rimaste.
Il Milan, primo in classifica, è a +2 dai nerazzurri e l’Inter deve sperare in un suo passo falso che potrebbe clamorosamente riaprire il discorso. L’Inter dovrà ancora sfidare l’Empoli, il Cagliari e la Sampdoria. Di seguito, la conferenza stampa di mister Inzaghi.
In vista della gara di venerdì: “Sarà una di quelle partite molto insidiose perché l’Empoli è una squadra di qualità, che ha già centrato il proprio obiettivo. Dovremo fare una partita molto attenta. Ci confrontiamo con una squadra organizzata che verrà qui per fare la sua partita“.
Sull’ultima vittoria ai danni dell’Udinese: “Abbiamo vinto una partita che non era semplice, sono molto contento della prestazione di Udine. La squadra ha dimostrato grande personalità e determinazione. Volevamo questa vittoria e l’abbiamo ottenuta con la concentrazione delle grandi squadre“.
Sulle motivazioni per il finale di stagione: “In queste ultime quattro partite gli aspetti tecnici-tattici verranno un pochettino a meno, penso che saranno le motivazioni a fare la differenza. Ho la fortuna di avere una squadra che le motivazioni le ha sempre trovate, domani dovremo tirare fuori il 120% davanti al nostro pubblico contro una squadra di qualità che gioca bene a calcio“.
Inzaghi ha anche parlato del fatto che l’Inter giocherà prima del Milan: “Il mio compito e quello del mio staff è quello di incidere su quello che abbiamo in mano, sulla nostra squadra, senza vedere quello che fanno gli altri. Noi dobbiamo fare la corsa su noi stesso e dare il 120%“.
Infine, l’elogio al pubblico: “È tutta la stagione che abbiamo un pubblico meraviglioso, anche domani ci sarà il tutto esaurito e anche domani sono sicuro che i tifosi ci daranno quel qualcosa in più per fare una partita di cuore, come hanno fatto tutto l’anno sia a San Siro, sia come è successo domenica a Udine quando ci siamo sentiti a casa nonostante fossimo in trasferta“.