Tra i tanti acquisti del calciomercato estivo dell’Inter, uno in particolare si sta rivelando più decisivo degli altri. Stiamo parlando di Marcus Thuram, arrivato a parametro zero dopo la fine del suo contratto con il Borussia Monchengladbach per sostituire Lukaku. In questo inizio di stagione, il francese ha mostrato da subito un grande affiatamento con Lautaro Martinez come dimostrano anche i 3 gol e 5 assist realizzati tra Serie A e Champions League. Thuram oggi ha rilasciato un’intervista a L’Equipè in cui ha parlato dell’Inter e del perché ha scelto i nerazzurri preferendoli a squadre come il Psg, oltre che al Milan.
L’attaccante francese ha cominciato parlando della sua scelta di trasferirsi all’Inter e non al Psg: “L’Inter mi ha contattato già due anni fa. In quel periodo giocavo da esterno ma loro vedevano in me già le qualità per fare la punta. Pochi vedono questo e loro avevano già capito il mio sviluppo. In estate ho parlato con tanti club. La scelta non è stata facile perché sapevo fosse decisiva per la mia carriera. Ora però so di aver fatto quella giusta”.
Thuram poi non ha risparmiato parole di apprezzamento verso il suo club: “Nessuno deve comprendermi, io so perché ho fatto questa scelta. Chi sa di calcio, conosce cosa rappresenta l’Inter e tutti i campioni che hanno giocato qui. Con questa maglia avverto il peso addosso, poi c’è tanto entusiasmo. Guardate il derby: dopo il mio gol a San Siro c’era un’atmosfera incredibile. Sono in uno dei club più grandi d’Europa e mi sono inserito in una squadra già pronta, finalista della scorsa Champions”.
Successivamente si è soffermato sul rapporto con il suo partner d’attacco Lautaro Martinez: “Lui è uno dei migliori attaccanti del mondo. Sentiamo il gioco dell’altro. Lui è tecnico e grazie a questo fa giocare bene chi gli sta accanto. In particolare apprezzo la sua gestione nell’ultimo tocco e la calma che mostra in ogni giocata. Io mi ispiro anche allo spirito di Sanchez che non molla mai o Arnautovic che ha un grande modo di lavorare con il corpo. Qui posso migliorare e sono tanti gli aspetti su cui devo farlo. Ho ventisei anni e ad ogni partita imparo nuove cose. Anche in allenamento o parlando con compagni e allenatore lo faccio”.
Infine ha concluso parlando di Simone Inzaghi e dei tanti assist realizzati: “L’allenatore nel suo modo di giocare vuole che tutto sia fatto per una ragione, un posizionamento o un movimento. Ogni cosa che uno fa ne innesca un’altra. Ogni giorno lavoriamo su questo con tante sessioni video oltre che alle esercitazioni in campo. Inzaghi sicuramente può aiutarmi a migliorare l’intelligenza tattica. Io sono stato sempre molto altruista. Se la cosa migliore da fare è servire il compagno, lo faccio. Lo stesso discorso vale quando devo andare a concludere”.