La conclusione del derby d’Italia, valido come semifinale d’andata della Coppa Italia, continua a far discutere. Nel giro di poche ore i social sono impazziti e numerosi volti noti hanno manifestato il proprio disappunto. Si tratta di immagini non degne di una delle principali rivalità del calcio italiano. Sulla lite finale si è espressa anche una bandiera senza tempo della storia dell’Inter, campione d’Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970 con la maglia della Nazionale italiana. Scopriamo allora l’opinione dell’ex calciatore dell’Inter, Sandro Mazzola, rivelata durante un’intervista rilasciata a Rai Radio 1 nel corso della trasmissione Un giorno da pecora.
L’ex attaccante nerazzurro ha commentato l’episodio della seconda ammonizione rimediata da Romelu Lukaku dopo l’esultanza polemica nei confronti della curva bianconera. A questo ha fatto seguito lo scontro verbale e fisico che ha portato alle espulsioni di Juan Cuadrado da una parte e Samir Handanovic dall’altra.
Queste le parole di Mazzola a riguardo: “Le risse e le espulsioni non mi piacciono mai e mi spiace dirlo ma il cartellino rosso a Lukaku è stato giusto. Quella scena non mi è piaciuta, ci sono tanti ragazzi che guardano la partita e questi gesti non si fanno. Bisogna stare più tranquilli”.
Poi un parere su quanto espresso a tutti gli effetti dai calciatori di Juventus ed Inter sul rettangolo di gioco durante i 90 minuti: “La partita è stata molto brutta: ogni tanto spegnevo la televisione e poi la riaccendevo”.
Infine una battuta conclusiva sull’attuale allenatore dell’Inter, volta ad esprimere una forte presa di posizione sulla tematica di un’imminente presunta separazione: “Simone Inzaghi non si tocca. Lui deve restare perché sa fare bene: lasciamolo stare. Piuttosto sono i giocatori, o meglio alcuni di loro, che non riescono a capire quello che desidera il mister. Neanch’io riesco a comprendere quale tipo di gioco abbia in mente di mettere in atto l’Inter”.