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Inter, Marotta: “Messi? Me l’hanno raccontata, ma non riguarda la mia gestione…”

Messi è stato vicino all’Inter? Le parole di Marotta, rilasciate ai microfoni di DAZN, non lasciano trapelare nulla, ma aprono alla fantasia dei tifosi. Qualcosa di concreto potrebbe esserci stato, ma non riguardano la gestione dell’attuale amministratore nerazzurro. Questo è quanto trapela dalle sue dichiarazioni che, oltre al sogno dell’ex numero 10 del Barcellona, toccano anche altri argomenti come la scelta dell’allenatore Simone Inzaghi e il proprio futuro.

A pochi giorni dal termine del campionato di Serie A, l’Inter continua a vivere il sogno di sollevare tutti i trofei nazionali. Per lo scudetto servirà, oltre alla vittoria nerazzurra a San Siro contro la Sampdoria, la sconfitta dei cugini rossoneri al Mapei contro il Sassuolo. Di questo, e molto altro, ne ha parlato Giuseppe Marotta a DAZN.

Inter, le parole di Marotta sul “sogno” Messi…

I tifosi dell’Inter ci hanno sperato e creduto per un’estate intera: Leo Messi in nerazzurro è stata una piacevole suggestione per l’ambiente, terminata però con il passaggio del fenomeno argentino al Paris Saint Germain. Ai microfoni di DAZN, Marotta ha parlato di quella possibile trattativa, senza però sbilanciarsi troppo: «Se è vero che l’Inter ha cercato Messi? Me l’hanno raccontata, ma non riguarda la mia gestione. E’ una cosa dell’Inter del passato, dico solo quello».

Il suo possibile ritorno alla Juventus, la scelta di Simone Inzaghi per il post Conte e il suo futuro: Marotta parla di tanti altri argomenti, spiegando alcuni interessanti retroscena. «Dopo l’addio di Conte c’è stato un contatto con Allegri. Non immaginavamo ci fosse la disponibilità di Simone Inzaghi a venire, mentre Max era libero e rappresentava un profilo interessante, quindi ci abbiamo parlato. Abbiamo chiamato non sapendo che era a cena con Lotito e Simone era un po’ imbarazzato. Devo dire che la tempestività e l’intuizione da parte di Piero Ausilio e mia sono state decisive per fargli sottoscrivere un accordo in maniera rapida, ma nel rispetto di Lotito. Quando un allenatore o un giocatore sta troppi anni in una squadra, come nel caso di Inzaghi alla Lazio, è giusto che provi un’esperienza diversa, di crescita».

«Il mio ritorno alla Juventus? Falso, non c’è stato nulla di concreto. Con Agnelli ancora oggi ho un ottimo rapporto. Ho ricevuto molto nella mia prima fase della vita calcistica, quando sono partito dal basso. Adesso è giusto che anche io dia qualcosa agli altri. Penso di essere quasi vicino ad aver dato tutto nel ruolo dirigenziale, per cui la prossima esperienza che mi piacerebbe fare, ma qui c’è ancora del tempo che ci separa, è quella di una mia attività politica-sportiva. Voglio dare un contributo di crescita al nostro movimento sportivo e in particolare a quello calcistico, perché secondo me purtroppo in Italia lo sport è ancora poco apprezzato e considerato».

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Redazione