Terminato il campionato, chiuso al terzo posto dietro Lazio e davanti a Milan, l’Inter di Inzaghi inizia a sognare la Champions League. Dopo aver eliminato Porto, Benfica e Milan, i nerazzurri si giocheranno la Coppa dalle grandi orecchie contro il Manchester City di Guardiola, fresco campione d’Inghilterra e vincitore della FA Cup nel derby di Manchester. Proprio in vista della finale di Champions League tra nerazzurri e citizens, sono tanti gli intrecci che legano l’Inter di Inzaghi e l’Inter di Mourinho che conquistò il triplete nel 2010.
Le vere coincidenze che legano l’Inter di Inzaghi e l’Inter di Mourinho, unica rosa italiana in grado di vincere il triplete (Serie A, Coppa Italia e Champions League), sono sostanzialmente due. La prima riguarda il percorso delle due squadre nel torneo, mentre la seconda riguarda la carta d’identità dei due allenatori.
Partendo dal percorso, possiamo dire con certezza che il cammino dell’Inter di Mourinho sia stato, per lo meno sulla carta, leggermente più difficile. L’Inter di Inzaghi, dopo aver passato il girone di ferro contro Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen, ha avuto la fortuna di evitare le big nella fase ad eliminazione diretta. Agli ottavi e ai quarti di finale, infatti, i nerazzurri hanno eliminato Porto e Benfica, prima dell’euroderby in semifinale con il Milan. L’Inter di Mourinho, invece, dopo aver passato il girone con Barcellona, Dynamo Kiev e Rubin Kazan, è arrivata in finale eliminando Chelsea, CSKA Mosca e Barcellona. Più che la qualità degli avversari, ci vogliamo soffermare sul rullino di marcia: 7 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, sia nella stagione 2009/2010 con Mourinho in panchina che nella stagione 2022/2023 con Inzaghi in panchina.
Passando alla seconda coincidenza, invece, bisogna dare un occhio alle carte d’identità dei due allenatori. Inzaghi è nato il 5 aprile 1976 e giocherà la finale di Istanbul contro il Manchester City all’età di 47 anni. José Mourinho è nato invece il 26 gennaio 1963 e in occasione della finale di Madrid tra Inter e Bayern Monaco aveva anche lui 47 anni.