Inter-Juventus, le interviste post partita dei protagonisti

Al termine del match tra Inter-Juventus, sfida valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, i protagonisti della gara hanno rilasciato delle interviste in zona mista. Dopo l’1-1 dell’andata, dove al momentaneo vantaggio di Cuadrado aveva replicato in extremis Lukaku su rigore, i nerazzurri hanno guadagnato l’accesso alla finale, grazie al gol di Dimarco nel primo tempo.

Inter, le parole dei protagonisti nel post-partita

DIMARCO: “Abbiamo fatto un’ottima partita, era quella che volevamo. Spero che il gol più importante sia il prossimo. La Lazio? Sarà difficile come tutte le altre che ci aspettano, dobbiamo pensare partita per partita. Dopo la Champions e la Coppa Italia dobbiamo continuare così. Siamo un gruppo di bravi ragazzi che lottano per la maglia e che dimostrano a tutti quanto valgono. Ho messo l’asciugamano in testa perché in queste partite può succedere di tutto e ho preferito non guardare. Ci siamo meritati la finale sul campo. Ho dovuto lavorare di più per meritare di giocare in questo ruolo. Il gol? Non fa niente come l’abbia colpita, l’importante è che sia entrata. Ho trascorso un mese e mezzo in cui ho giocato con la pubalgia, a un certo punto non ce la facevo più. Ho cercato di recuperare la condizione il prima possibile, ora sono tornato al 100% e sono pronto per questo finale di stagione”.

BASTONI: “La voglia di conquistare gli obbiettivi e di lottare è stata determinante. Quando i centrocampisti aiutano siamo tutti più stretti ed è tutto più facile. Avevamo studiato la Juve perché l’abbiamo affrontata parecchie volte. Saranno tutte delle finali, la nostra testa deve essere in campionato perché abbiamo punti da recuperare”.

Juventus, le parole dei protagonisti nel post-partita

BONUCCI: “Quando si gioca inter-Juventus perdere fa sempre male. In questa partita abbiamo iniziato col freno a mano tirato, abbiamo preso un gol evitabile e abbiamo fatto fatica a creare qualcosa per impensierire l’Inter. Bisogna voltare pagina e dare qualcosa si più sotto tutti gli aspetti. Credo che sia merito dell’Inter ma anche demerito nostro. Dovevamo far meglio con la palla e con alcune idee di gioco. Molte volte siamo stati costretti a giocare lungo e con Chiesa fai fatica a tenere la palla avanti. Dovevamo interpretare meglio i primi venti minuti”.

“Il cambio? Non stavo discutendo, né ho fatto polemiche. Era semplicemente per non sprecare uno slot subito. In queste partite serve più elettricità, ci mancava qualcosa nei contrasti. Non abbiamo costruito molto perché qualcuno forse era più stanco. Queste partite vanno giocate con più aggressività“.