Inter, Inzaghi: “In trasferta non siamo la solita Inter… Ci voleva più freddezza con Calhanoglu e Dzeko. Su Dumfries….”
Inzaghi ha parlato nell’intervista post partita del match persa dall’Inter per 1-0 contro il Bologna. A deciderla per i rossoblù è stato Orsolini al 76′. Il club di Zhang arriva al match dopo aver vinto mercoledì l’impegno in Champions League contro il Porto grazie alla rete di Lukaku. In Serie A, invece, nell’ultima hanno battuto 3-1 l’Udinese a San Siro.
La squadra di Thiago Motta la scorsa giornata è riuscita a strappare la vittoria contro la Sampdoria. A decidere la gara è stato un super gol di Orsolini. Di seguito l’intervista post partita dell’allenatore dell’Inter Inzaghi.
Inter, l’intervista di Inzaghi
Inzaghi ha cominciato parlando della partita odierna e rimproverando i propri giocatori per il primo tempo: “Abbiamo approcciato male e fatto un primo tempo non da Inter. Contro avevamo una squadra in salute. Nel secondo tempo, dopo aver creato tanto, abbiamo preso un gol che non si può prendere. Siamo arrabbiati perché dobbiamo fare di più e possiamo farlo. Bisogna cercare le motivazioni per ogni partita. Io in primis che sono l’allenatore. Ci è successo troppo spesso e dobbiamo fare di più. Nel primo tempo non si è vista la migliore Inter“.
Ha continuato, poi, analizzando il differente cammino dell’Inter tra le partite in casa e quelle in trasferta: “In casa davanti al nostro pubblico abbiamo un ottimo cammino. In trasferta, invece, il rendimento non è da Inter. Stiamo analizzando questa cosa perché l’anno scorso non era così. Ci siamo mangiati il vantaggio che avevamo sulle altre per la Champions League e, quindi, dobbiamo essere bravi nelle partite che sono rimaste“.
Ha spiegato anche in che modo aveva in mente di affrontare la partita e che cosa non ha funzionato:”Il primo tempo è stato insufficiente. Sarà un motivo di analisi. Il secondo tempo è stato affrontato meglio. Dobbiamo capire il perché di quel primo tempo in cui non abbiamo messo nulla in campo. Il Bologna è una squadra a cui piace molto giocare internamente e noi con i nostri quinti volevamo metterli in difficoltà. È una squadra in salute e che gioca una sola partita a settimana. Dalla parte destra abbiamo avuto più difficoltà. A sinistra avevamo più spazio perché Orsolini saliva e lasciava spazi. A destra Soriano non è mai uscito e non abbiamo avuto spazi per fare gioco con Dumfries. Se avessimo sfruttato le nostre occasioni si parlerebbe di un’altra partita. Ci voleva più lucidità e fredezza sotto porta con Calhanoglu e Dzeko“.
Ha spiegato il perché nella formazione iniziale mancavano 5 titolari: “Stanchezza c’è, alcuni cambi dovevamo farli per forza. Le partite europee portano via tante energie. Siamo abituati ma è sempre difficile”
Ha concluso analizzando il problema della continuità che ha l’Inter: “La continuità è un problema che stanno avendo tutte quelle che sono lì con noi. Questo, infatti, si vede nella classifica“.