Inter, Handanovic: “Sempre stato un professionista, la fascia mi ha responsabilizzato”
Domani alle 21:00 andrà in scena la finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma. L’ultimo atto della competizione vedrà sfidarsi Fiorentina ed Inter che arrivano a questo appuntamento dopo aver superato rispettivamente Cremonese e Juventus nelle semifinali. Alla vigilia di Fiorentina-Inter, Handanovic ha parlato insieme ad Inzaghi in conferenza stampa.
Le parole di Handanovic in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Inter
Un giudizio complessivo sulla sua stagione sportiva: “Non essendo ancora finita, non posso giudicare la mia stagione nel complesso perché le ultime partite determineranno tantissimo“.
Le sensazioni provate durate l’incontro col Capo dello Stato: “Incontrare il presidente Mattarella è stata un’esperienza diversa da quelle che facciamo di solito noi calciatori. È stato emozionante. Mi ha fatto piacere soprattutto sentire che qualche giorno fa ha ricevuto il presidente sloveno e che conosce bene i calciatori interisti di un tempo”.
Qual è stato il momento che ha svoltato l’annata dell’Inter: “Probabilmente quando abbiamo ottenuto diverse sconfitte in un breve periodo perché perdere aiuta a crescere. Le sconfitte tolgono la super felicità esagerata che non dovremmo raggiungere e riportano i piedi per terra. Poi una volta trovata la prima vittoria si guadagna in autostima e di conseguenza si prosegue con maggior ottimismo“.
Cosa succederà nel suo futuro a partire dal prossimo anno: “Non so ancora nulla del mio futuro. Aspetto questa finale così come attendo tutte le altre partite. Negli ultimi anni l’Inter finalmente è tornata dove merita di essere, perciò intanto vogliamo alzare nuovamente un trofeo“.
Il dualismo con Onana e il ruolo di secondo portiere dopo anni di titolarità: “Da quando nel 2004 sono arrivato in Italia mi sono sempre comportato da professionista rispettando le scelte tecniche. Nel mondo del calcio sono importanti i comportamenti tenuti sia dentro che fuori dal campo. In passato da giovane ho avuto compagni di squadra dai quali ho potuto imparare tanto e così ho fatto, poi una volta cresciuto senza dubbio indossare la fascia di capitano mi ha responsabilizzato tanto“.
Infine alla domanda se quest’anno da capitano ha dovuto placare più frequentemente gli animi dello spogliatoio nerazzurro, Handanovic ha risposto: “Ogni anno succedono sempre situazioni diverse all’interno di una rosa. Quando c’è del nervosismo e dall’esterno vedete che due compagni litigano e si mandano a quel paese, per noi è un segnale positivo perché indica che quei ragazzi tengono davvero alla maglia“.