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Juventus-Inter, ammenda di 20.000€ per un dirigente nerazzurro: il comunicato

La semifinale di andata di Coppa Italia tra Juve e Inter è stata una partita a due facce. Per 80 minuti le due si sono studiate, ferme su un solidissimo 0-0. Poi nel finale il gol di Cuadrado, il rigore di Lukaku, i cori razzisti, la rissa e le tre espulsioni. Come ogni derby d’Italia che si rispetti, non sono mancate le polemiche. Ma c’è anche un interessante retroscena sul post partita: un dirigente dell’Inter avrebbe provato il contatto fisico con l’arbitro Massa.

Inter, un dirigente avrebbe provato il contatto fisico con l’arbitro Massa

Andando con ordine: dopo il tocco di mano in area di rigore della Juve, l’arbitro Massa ha fischiato un calcio di rigore in favore dell’Inter, segnato da Lukaku. L’attaccante belga è stato vittima di molti insulti razzisti da parte della curva bianconera, a cui ha risposto con un’esultanza ritenuta polemica. Cartellino rosso e quindi espulsione.

A quel punto i giocatori nerazzurri e quelli bianconeri hanno cominciato una rissa, continuata anche dopo il triplice fischio, con Cuadrado e Handanovic sono venuti alla mani venendo entrambi espulsi. Un episodio che di certo non fa onore al calcio italiano.

Le polemiche, però, non sono finite qui. Gli ispettori della Procura Federale hanno infatti scritto 4 pagine di allegati in merito a quanto successo dall’80’ in poi, segnalando che un dirigente nerazzurro avrebbe addirittura provato il contatto fisico con l’arbitro Massa.

Gli altri dirigenti dell’Inter hanno dovuto fermarlo a forza, il tutto condito da ripetute espressioni offensive nei confronti del direttore di gara. Immediata, quindi, la decisione del Giudice Sportivo. Questo il suo comunicato: Ammenda di 20.000€ per Baccin Dario (dirigente Internazionale): perché al termine della gara, benché non inserito in distinta, faceva ingresso sul terreno di gioco nel tentativo di raggiungere il direttore di gara. Bloccato grazie all’intervento di alcuni dirigenti della società Internazionale, rivolgeva al direttore di gara ripetute espressioni gravemente offensive e ingiuriose“.

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Redazione