Inter, quanto conta Barella: il tuttofare di Inzaghi
Se in Serie A l’Inter ha realizzato un solo punto nelle ultime quattro partite contro Spezia, Juventus, Fiorentina e Salernitana, in Champions League la musica è ben diversa. Mercoledì sera, infatti, i ragazzi di Simone Inzaghi hanno espugnato il Da Luz nel quarto di finale d’andata della massima competizione europea. Un netto 0-2 in trasferta contro il Benfica, che ha consegnato così una gran fetta di qualificazione in semifinale ai nerazzurri. Guai a sprecarla al ritorno a San Siro il 19 aprile. Gran protagonista della prima sfida, il centrocampista Nicolò Barella, autore del gol del vantaggio. Per Inzaghi è lui il tuttofare della squadra.
L’importanza di Barella per l’Inter
Di reti pesanti Barella ne ha segnate, ma quella di martedì sera al Da Luz contro il Benfica, per la stagione che l’Inter sta vivendo, ha avuto un sapore differente. Un sapore di rivincita, dopo un periodo davvero complesso, intriso di polemiche e di insoddisfazione da parte dei tifosi. Sì, perché l’Inter in campionato si trova al quinto posto, fuori dalla zona Champions per una lunghezza sui cugini del Milan, e arriva da quattro gare in cui ha collezionato un solo punto. Troppo poco per una squadra che ha già un piede e mezzo in semifinale di Champions League. Chi c’è sempre stato e ha dato sempre il massimo è Nicolò Barella. Metronomo instancabile del centrocampo interista, Inzaghi non può farne a meno. Aggressività e agonismo, spirito di sacrificio e qualità negli inserimenti e in fase di interdizione.
Da mezzala destra del 3-5-2 sa rendersi pericoloso e utile in ogni situazione. I compagni lo cercano e lo trovano, i tifosi lo amano. Come tutta l’Inter la sua annata non è stata delle migliori, ma con il Benfica si è fatto trovare pronto più che mai. Ha realizzato la rete del vantaggio su uno splendido assist di Bastoni. Una pennellata a tagliare l’area portoghese in due e un colpo di testa dell’ex Cagliari terminato nell’angolino della porta a incrociare. Ricorsi storici: ai più attenti sarà venuta in mente un’azione simile sempre tra i due ai tempi di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra contro la Juventus. I due, ormai, si trovano e si conoscono alla perfezione. Chissà che la prestazione e il risultato ottenuto in Portogallo non possano risollevare il morale di una squadra che avrebbe bisogno di una spinta in più per il rush finale. Una sgasata l’ha data Barella, ora è il turno di tutta la squadra.
I numeri di Barella in stagione
In Champions League ha segnato solo a corazzate, contro Barcellona e Benfica nell’ultimo incontro, in Serie A solo alle piccole. Una statistica non di poco conto: quando Barella è chiamato a fare la differenza, è sempre presente. Anche perché se non si trova il suo nome tra i marcatori, ci sono alte possibilità che compaia tra gli assistman. 7 reti e 8 assist in 39 presenze tra tutte le competizioni ufficiali non sono un bottino affatto male. Un gol ogni 6 partite più o meno, un assist ogni 5, ma tanta presenza, molti muscoli e un sacrificio fuori dal comune. L’Inter non può fare a meno di Barella e viceversa. Sembrano fatti l’uno per l’altro. E Mancini se la gode, perché il centrocampista classe ’97 è un pilastro pure della Nazionale italiana. Pensare all’Europeo del 2021 per credere. Che ricordi.