Marko Aranutovic è tornato. L’attaccante dell’Inter, a seguito del lungo stop per infortunio, è pronto per essere a totale disposizione di Simone Inzaghi. Una storia, quella che lega l’austriaco e l’Inter, divisa in due: l’arrivo nel 2009 e il ritorno 14 anni dopo. Un lungo viaggio che lo stesso Arnautovic ha toccato all’interno di un’intervista esclusiva concessa a DAZN.
2009, l’arrivo di Marko Arnautovic all’Inter: una gioia immensa per l’austriaco che, nell’intervista concessa a DAZN, ha voluto ripercorrere la sua primissima volta in nerazzurro: “Entrare e vedere tutti quei campioni è stata una sensazione incredibile. Ricorda ancora che rimasi sotto shock: non sapevo nemmeno dire il mio nome pervia del nervosismo”.
Un’emozione unica, che Arnautovic non dimenticherà mai, così come il ritorno nel 2023. Di cose ne sono cambiate, ma l’emozione di tornare in nerazzurro regala sempre un effetto speciale: “Il ritorno, invece, è stato diverso, ma l’emozione era sempre tanta. Avevo già giocato contro di loro e so che sono una grandissima squadra ed è per questo che sono contentissimo di essere qua”.
Prima di ritornare a Milano, le esperienze di Arnautovic sono state tante. Una su tutte, però, è stata la più difficile: “Il momento più difficile per me è stato quando ero in Cina. Devo dire che era anche partito bene: volevo portare la famiglia, ma poi è arrivato il Covid. In 2 anni e mezzo li ho visti solo 3 volte: per me è stato un periodo davvero difficile. Ero da solo in Cina con 8 ore di fuso: non puoi dormire perché altrimenti non puoi parlare con loro e per questo andavi a letto tardissimo. È stata davvero dura”.