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Inter, Acerbi: “Se non avessi avuto il cancro sarei in Serie B”

Arrivato in estate in punta di piedi, Acerbi si è lentamente preso l’Inter a suon di ottime prestazioni. Il difensore italiano è ormai un titolarissimo nella formazione di Inzaghi, che si prepara a un finale di stagione ricco di emozioni. In un’intervista a Dazn Acerbi ha parlato della sua esperienza all’Inter e del suo futuro.

Inter, l’intervista di Acerbi

Il difensore italiano ha iniziato parlando della sua carriera: “Se avessi avuto una testa normale avrei giocato già a 18 anni in Serie A in una grande squadra. Non per vantarmi… Se non avessi avuto la malattia, a 29 anni mi sarei ritrovato in Serie B e ora magari nemmeno giocherei più. Questo è garantito. Grazie a Dio questo mi ha dato la ripartenza e quindi posso solo dire grazie perché stavo andando in malora“.

Sul prossimo mese in casa Inter ha aggiunto: Non vedo l’ora, c’è un po’ paura, adrenalina. Sono partite da dentro o fuori. Champions? Te la devi giocare. Il Benfica è fortissimo, però è alla nostra portata. C’è anche il campionato che però non ci fa stare tranquilli”.

Sul gol di Kostic in Inter-Juventus ha aggiunto: Viziato da un tocco di mano. Hanno però interpretato meglio la partita, hanno vinto meritatamente. Magari non facevano mai gol però erano più convinti ed equilibrati in campo. Questo episodio può essere uno stimolo per la Coppa Italia”.

Chiosa finale sul possibile rinnovo di contratto:La speranza c’è, voglio rimanere all’Inter. Non so niente, non mi interessa nulla. Mi aspettano due mesi importanti, fondamentali, cerco di fare solo il mio meglio. Quello che succederà, succederà. Mi trovo benissimo, dipendesse da me rimarrei qui senza problemi. Non aspetto però fino ad agosto come lo scorso anno, sicuramente. Non voglio mettere fretta alla società, sicuramente, ma non faccio come lo scorso anno e loro lo sanno”.

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Redazione