Italia, Spalletti: “Questa può essere la partita di Scamacca”
Alla vigilia del match di Wembley fra Inghilterra e Italia, gara valida per l’8ª giornata delle qualificazioni a Euro24, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha presentato il match in conferenza stampa.
La conferenza stampa di Spalletti pre Inghilterra-Italia
SULL’INGHILTERRA: “Giochiamo un calcio libero, un calcio fluido e di personalità, moderno, come va fatto al giorno d’oggi. Scamacca? Sì, questa può essere la sua partita. Vogliamo ispirarci alla finale dell’Europeo, che è stata unica e non sarebbe nemmeno giusto fare dei paragoni. Ci ispiriamo a quello che è successo e magari far diventare tutto ciò parte della nostra storia. La realtà ci dirà a quale livello siamo. La nazionale inglese è a un livello top, per cui bisognerà essere doppiamente bravi nell’essere una squadra compatta e al contempo fare delle scelte riconoscibili per tutta la squadra”.
SUL MODULO: “Loro sono bravi a variare, passano dal dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Penso che il segreto per ottenere un grande risultato non è mai una cosa sola, ma l’insieme di quello che hai preparato. Passerà tutto dal possesso palla: se riusciremo a tenere il pallone più di loro avremo più possibilità di vincere questa partita. Poi c’è chi la pensa diversamente, ma in un confronto europeo vince di più chi gioca tenendo la palla”.
SU WEMBLEY: “Qui davvero si vede di che livello sei, sono le situazioni che noi dobbiamo amare. Noi amiamo e dobbiamo amare confronti di questo tipo, è questo a fare la differenza. Il confronto con la realtà ti dà sempre la dimensione di ciò che sei realmente e non dobbiamo sfuggire da questo confronto, altrimenti bisogna cambiare mestiere”.
SULLA ROSA A DISPOSIZIONE: “Non chiedo niente di più di ciò che ho a disposizione per questa partita. Quando si allena una Nazionale come questa si ha la possibilità di prendere tutto il talento che c’è a disposizione. È chiaro che poi ci sono risultati che a volte non sono i migliori, ma rimane sempre una forza a disposizione che ci permette di giocare il calcio che vogliamo. Questa settimana ho visto grande attenzione, la testa sul pezzo. Ho visto grande ordine nell’andare a preparare la partita, sono molto fiducioso per ciò che sarà la nostra prestazione”.
SU ZANIOLO E TONALI: “Per noi è stato un trauma, ci siamo ritrovati ad avere le autorità quasi dentro lo spogliatoio. Ci siamo rimasti un po’ male e siamo stati sorpresi. Comunque abbiamo avuto una giornata intera da quando li abbiamo salutati e in molti siamo andati ad abbracciarli prima che tornassero ai loro club. I ragazzi erano distrutti, quando poi un gruppo sta insieme e vive le partite come una nazionale si creano sempre relazioni importanti. Queste sono la seconda cosa che si porteranno dietro nella vita, oltre che i risultati. Penso che questo sia un vizio che può succedere tra i giovani. Noi ci siamo impegnati nel dire a loro molte cose e continueremo a seguirli per dargli la possibilità attraverso delle notizie e delle conoscenze per quello che per loro è il divertimento più importante”.