“Gli esami strumentali hanno escluso la presenza di lesioni muscolari al flessore”. Una frase che fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi della Lazio e ai fantallenatori di Ciro Immobile ma che, allo stesso tempo, aumenta il mistero attorno al suo infortunio.
A dare maggiori dettagli in merito è stato lo stesso attaccante, in un’intervista concessa a Il Messaggero nella quale ha raccontato come si sente fisicamente.
“È un infortunio particolare – esordisce l’attaccante biancoceleste -, già avevo sentito tirare la coscia nella partita con il Celtic. Ormai sono diventato esperto con gli infortuni (ride, ndr). Mi sono reso conto subito che qualcosa che non andava. Per fortuna non è niente di grave, lunedì avrò un’altra risonanza, il muscolo andrà valutato di giorno in giorno“.
Una serie di complicanze per Immobile, alcune riconducibili all’incidente dello scorso aprile. “Prima i tanti infortuni, poi l’incidente in macchina con le mie figlie. Un po’ il corpo e la testa ne hanno risentito, ma non penso di portarmeli ancora dietro. Forse ho un altro tipo di blocco, dovrei giocare con la testa più libera e con il corpo meno contratto“, ha sottolineato il numero 17.
In conclusione, Immobile ha chiarito il suo futuro: “Deciderà il presidente, mi troverà qualcosa, lui non metterà mai in dubbio tutto ciò che ho fatto. Io amo la Lazio. E si dice che più ami qualcosa e più ci rimani male ed è quello che sta capitando a me. Quello che ho sempre detto, e che mi dispiace, è che prima di valutare quello che viene fatto in campo, mi piacerebbe che la gente mi valutasse anche per quello che sono fuori, come uomo. Anche qui in società hanno deciso di farmi capitano, non perché avessi più presenze, ma per il ruolo e le responsabilità che mi assumevo. Ci sono tante componenti che mi hanno spinto a dare tutto per la maglia che indosso”.