Negli ultimi anni, con il numero di partite nel calendario dei club sempre più in aumento, in molti hanno lamentato l’aggiunta di impegni per le nazionali. I ritmi sono ormai diventati pressoché ingestibili, e a dimostrarlo non sono semplicemente le accuse di squadre, addetti ai lavori e tifosi ma i problemi che sempre più colpiscono i giocatori, big e non. In questa sosta per le nazionali di novembre, in particolare, è schizzato il numero di calciatori che hanno dovuto fare i conti con degli infortuni, muscolari e traumatici, e che sono stati costretti a fermarsi.
Di questa sosta si ricorderanno tante partite importanti, come quella che ha segnato un nuovo record per la vittoria più larga (il 14-0 della Francia contro Gibilterra), la sfida tra Brasile e Argentina in programma mercoledì notte o anche lo scontro diretto tra Ucraina e Italia, ma il rischio è che essa passi alla storia più per l’elevato numero di big che hanno avuto dei problemi.
Anche l’Italia è coinvolta da vicino secondo questo tema, avendo Spalletti perso Bastoni – titolare indiscusso della difesa – nei primi giorni di ritiro per una lesione al polpaccio. Tra le squadre che hanno perso più giocatori ci sono certamente Real Madrid e Barcellona, che devono fare i conti con gli infortuni di Vinicius, Camavinga, Ter Stegen e Gavi. Il talento brasiliano ha riportato una lesione al bicipite femorale che lo farà fermare due mesi e mezzo, mentre Camavinga la lacerazione del legamento collaterale laterale del ginocchio destro. Il portiere del Barcellona non ha potuto prendere parte agli impegni della nazionale tedesca per un forte dolore alla schiena, mentre il centrocampista ha subito l’infortunio più grave, essendosi rotto il crociato nella partita, inutile ai fini della classifica, contro la Georgia.
Spiccano poi nomi come quello di Haaland, fuori per un infortunio alla caviglia, e Onana. Infine, esordio negativo anche per il giovanissimo francese classe 2006 Zaire-Emery. La stellina del PSG è andata in gol contro Gibilterra, ma è dovuto uscire dal campo subito dopo per un brutto fallo subìto alla caviglia.
La situazione, dunque, tende a peggiorare sempre di più. Anche tanti giocatori di livello internazionale, tra cui Van Dijk, si sono lamentati del calendario molto intenso e ricco di partite. FIFA e UEFA, però, in questo momento non hanno dato un riscontro positivo, aumentando anzi il numero di impegni nel format della nuova Champions League.