Inter, che impatto di Taremi: i numeri e l’analisi delle prime due amichevoli
Nelle prime due uscite estive dei nerazzurri, il vero protagonista è stato un nuovo arrivato, ovvero Taremi: i suoi numeri e l’analisi in ottica Fantacalcio
Taremi si è presentato nel migliore dei modi ai tifosi dell’Inter. Doppietta e assist alla prima uscita stagionale contro il Lugano, ma il secondo gol è da vedere e rivedere. L’ex Porto ha finalizzato un contropiede con uno scavetto delizioso di sinistro.
I nerazzurri partono subito fortissimo, con Correa che segna il primo gol dell’Inter targata 2024/25: il Lugano rimonta con la doppietta di Przybylko e chiude il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa uno scatenato Taremi ribalta il risultato: l’iraniano segna su rigore la rete del pareggio, poi decide la sfida con un pallonetto da grande attaccante, regalando il successo alla squadra di Simone Inzaghi, alla sua prima uscita dopo l’inizio della preparazione estiva.
Anche nella sfida contro la Pergolettese il classe ’92 si è messo in mostra, realizzando la prima rete contro la squadra di Crema su un grande assist di uno dei punti fermi del centrocampo di Inzaghi, Mkhitaryan.
È arrivato a Milano da meno di un mese, ma l’ex attaccante del Porto è già una grande gioia per l’allenatore piacentino.
L’analisi di Taremi e del suo grande impatto con i nerazzurri
La sensazione dei primi giorni di lavoro è che l’attaccante iraniano sarà più di una semplice rotazione in attacco. L’ultima stagione in Portogallo non è stata delle migliori a livello realizzativo: solo 6 i gol realizzati in 23 partite totali. Con la maglia dell’Inter, però, sembra essere entrato subito in condizione, favorito anche dal grande entusiasmo generato dalla seconda stella.
L’umilta di un ragazzo, disponibile, sveglio, affamato, capace di farsi apprezzare dal gruppo ma soprattutto da Inzaghi e dal suo staff. Tutti entusiasti ad Appiano Gentile. Anche in allenamento si racconta di una punta che difficilmente sbaglia un colpo. Vicina per caratteristiche a Miro Klose – allenato da Inzaghi nel 2016, a fine carriera – e a Edin Dzeko, la punta dei primi due anni interisti.
Taremi, più di una riserva
Una semplice (e non scontata) ma apprezzabile qualità di Taremi: l’etica del lavoro. L’attitudine a chiedere, a migliorare, a imparare il più velocemente possibile l’italiano. Mkhitaryan, il poliglotta della rosa, gli fa da traduttore e lo aiuta con le lingue, mentre l’allenatore nerazzurro ne guida i movimenti con una mano sulla spalla cercando di fargli capire gli schemi. In attesa dei rientri degli altri attaccanti in rosa: Arnautovic (26 luglio), Marcus Thuram (3 agosto) e Lautaro Martinez (7 o 8), potrebbe essere lui a guidare l’attacco nelle prossime amichevoli contro il Las Palmas e Pisa.
Un’occasione per segnare ancora e far vedere tutte le sue qualità, dentro e fuori dal campo. Del resto, le referenze sono ottime. Sergio Conceiçao, tra l’altro ex Inter, è l’allenatore che più di tutti l’ha valorizzato. Lo definì un giocatore “raffinato“, capace di mettere in porta i compagni, giocare di sponda, creare spazi e fare gol. Negli ultimi cinque anni ne ha segnati più di cento tra Rio Ave e Porto. Mica male per una “riserva” dell’Inter, no?