Milan, Ibrahimovic: “Dedico questo scudetto a Mino”. Poi sul futuro…
Zlatan Ibrahimovic vince un altro scudetto della sua splendida carriera, il secondo col Milan a undici anni di distanza dall’ultima volta. Il gigante rossonero si è lasciato andare a fine partita e ha lanciato qualche segnale anche sul futuro.
Ibrahimovic: “Continuo se sto bene, ho sofferto troppo”
Sulla stagione ha ammesso: “Ho sofferto troppo, ho passato brutto tempo fisicamente ma anche altre cose personali. Alla fine ho vinto questo trofeo e ho fatto di tutto per aiutare. Poi ho avuto un po’ paura di smettere, ma voglio farlo come voglio io. Questo scudetto è la mia soddisfazione più grande. Quando sono tornato, in conferenza stampa ho detto che avrei riportato il Milan al top. In tanti ridevano e invece ora siamo qui che abbiamo vinto lo scudetto. Abbiamo fatto tanti sacrifici, ma niente è impossibile. Ho sofferto tanto quest’anno, parlerò nei prossimi giorni, ma mi voglio godere questo trofeo”.
Poi sul futuro: “In questi giorni decido. Devo stare bene, devo fare qualcosa. Quando sto bene posso vedere com’è la mia situazione. Quando sono in campo faccio ancora differenza. Non vedo un altro Ibra. Prima devo fare qualcosa per stare bene. Se starò bene non è stata la mia ultima partita. Se mi devo operare? Vediamo come va nei prossimi giorni”.
Leao è stato premiato come il miglior giocatore della stagione: “Tutti sapevano che aveva un potenziale enorme – ha detto Ibra. Ci ho provato in tutti i modi di farlo andare a 2000 all’ora tutti i giorni, ma la sua crescita non è grazie a me ma grazie a lui. Ha capito quanto è forte, devo fargli i complimenti. La mia paura su di lui è che capisca quanto forte è e quanto forte diventa dopo questo”.
Su Pioli: “Il mister ha fatto grandi cose. Tutti erano da qui due anni fa, ma abbiamo lavorato tanto e alla fine abbiamo vinto noi. Era una situazione complicata. Siamo cresciuti tanto. Il mister mi dà grandi responsabilità, era un po’ stressato negli ultimi mesi, ma io ero al suo fianco”.
Chiosa finale con una dedica: “Dedico a Mino (Raiola), era uno di quelli che mi voleva al Milan e mi aveva detto che ero l’unico che potevo salvarlo al Milan. Gli dedico questo trofeo. Mino avrebbe detto: giochiamo ancora 10 anni e rubiamo più soldi”.