Il Milan e San Siro sono pronti (di nuovo) a salutare Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese è alla sua seconda esperienza con i rossoneri e dal suo arrivo c’è stato un cambio di marcia notevole del Diavolo, soprattutto a livello mentale nei giocatori. Spesso, infatti, Ibra ha parlato del cambio di mentalità imposto a Rafael Leao che nei primi anni a Milano non è riuscito ad incidere. Ora, con i tanti problemi avuti negli ultimi due anni, lo svedese è pronto a lasciare ancora.
Zlatan Ibrahimovic saluterà il Milan in una cerimonia che si terrà a San Siro dopo la partita contro il Verona. I rossoneri ringrazieranno lo svedese per questi anni vissuti insieme e ci sarà un saluto generale che coinvolgerà anche i tifosi.
A San Siro, infatti, è apparsa una scritta nei led dello stadio con su scritto “Godbye Zlatan“. Sarà, quindi, l’ultima apparizione dello svedese allo stadio rossonero. Lui, comunque, non potrà essere disponibile perché – come annunciato da Pioli – non ha recuperato per la sfida.
Si tratta, comunque, di un’altra bella storia di Ibrahimovic che in carriera ha indossato tante maglie: Ajax, Manchester United, Juventus, Inter, Barcellona e per due volte quella del Milan. Le due esperienze, ovviamente, sono state pressoché differenti: per storia, momento del club e condizione fisica del giocatore che comunque ha lasciato tanto anche nella sua seconda esperienza.
Con i rossoneri, in totale, ha fatto 163 partite con 93 gol e 35 assist. Nella stagione 2021/2022 ha giocato 27 partite tra Serie A e Champions League ed ha contribuito alla grande alla vittoria dello scudetto. Quest’anno, invece, solamente 4 presenze per lui.
Nella prima esperienza, invece, solamente in Serie A aveva fatto numeri da bomber assoluto: 29 partite, 14 gol e 12 assist il primo anno e 32 partite, 28 gol e 8 assist il secondo anno.