Ibanez sulla scelta dell’Arabia: “Qui non solo per i soldi. Vista l’atmosfera dello stadio?”
Prosegue la sessione di calciomercato estiva, a meno di una settimana dall’inizio della Serie A. Un mercato fin qui diverso da tutti i precedenti, monopolizzato dall’Arabia Saudita, una lega sempre più in crescita dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo a gennaio. Al-Nassr, Al-Hilal, Al-Ahli e Al-Ittihad, squadre acquisite dal fondo PIF, sono tra le più attive in questo senso, avendo già preso diversi giocatori dal mercato europeo. Tra questi, c’è anche Roger Ibanez. Lo stesso Ibanez, richiesto anche da altri club sempre in Europa, è passato alla neopromossa Al-Ahli, in cui militano super giocatori del calibro di Mahrez, Firmino, Mendy e Saint-Maximin, motivando la propria scelta in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
L’intervista di Ibanez sul proprio trasferimento
Il calciatore brasiliano, il cui futuro sembrava comunque già programmato come lontano da Roma, ha motivato la propria scelta di approdare nel campionato arabo, nonostante la giovane età e le richieste di alcuni club di Premier League: “Volevo un’altra sfida. Sono stato tra gli ultimi ad arrivare nella SPL e il fatto di essere stato preceduto da tanti grandissimi nomi mi ha fatto pensare che la Saudi Pro League ha le potenzialità tecniche ed economiche per diventare un grande campionato”.
“Oggi in squadra con me ci sono tre giocatori che hanno vinto la Champions League da poco, non anni fa: Firmino, Mendy e Mahrez, campione in carica. Per me questo diventerà un grande campionato, e sono contento di essere qui dall’inizio”.
Dopodiché, il classe ’98 ha parlato della questione soldi, non negando totalmente che abbiano influito sulla propria scelta: “Venuto qui per i tanti soldi? È chiaro, è normale. Però c’è di più. O almeno questa è la mia impressione. Visto che atmosfera c’era durante la partita? Spettacolare. E dei campioni abbiamo già parlato. Ci sono grandi squadre, molto seguite. E aggiungo una cosa: l’importante è giocare a calcio in un ambiente competitivo e qui penso che sarà così”.