Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa per la prima volta da allenatore dell’Hellas Verona. Piazza, però, non nuova per Baroni: infatti, ha giocato nella squadra gialloblu tra il 1995 e il 1998. Inoltre, tra il 2002 e il 2003 è stato viceallenatore. Il tecnico è intervenuto ai microfoni parlando di ciò che desidera dalla squadra.
Marco Baroni ha iniziato la conferenza stampa parlando delle prime sensazioni che ha percepito appena arrivato a Verona: “Sensazioni positive, ritorno in una città che conosco, una maglia che mi ha fatto crescere aiutandomi ad essere ciò che sono umanamente e professionalmente. C’è la voglia di fare bene con determinazione. Si tratta di un campionato complesso e proprio per questo dobbiamo essere veloci a trovare un’identità di squadra. Servirà partire forte“.
In seguito, ha continuato: “Le difficoltà sono visibili ma io e il mio staff siamo abituati, ci piace lanciarci nelle sfide importanti. Conosco la città, la tifoseria e il valore di questa maglia, è una cosa che sento dentro. La società è cresciuta, basta vedere la sede e il centro sportivo. Sento un senso di responsabilità che mi piace”.
Ha proseguito senza dare troppe certezze sul modulo che utilizzerà: “Qualcosa cambierà, ma prima voglio prendere conoscenza dei giocatori, ma la cosa importante è il tipo di calcio che dobbiamo andare a fare. Servono corsa e idee. Bisogna tirare una linea e guardare avanti con forza e determinazione. Serve lavorare sulla voglia e su quelle componenti che sono importanti, la squadra verrà modificata ma questo sarà l’aspetto più facile, portiamo entusiasmo e lo vogliamo trasferire alla squadra. Apriremo la testa ai giocatori che non hanno fatto bene. Non sono abituato a fare nomi, io parlo sempre di gruppo”.
Ha poi continuato parlando dell’esperienza con Malesani: “Con Alberto è stata la mia unica esperienza da secondo. Mi ha dato l’opportunità di essere in prima linea ma con un passo indietro. Ero più giovane e venivo da anni di C. Dal punto di vista tattico era un maestro ma questo è un lavoro che è in continuo aggiornamento“.
Ha proseguito facendo un focus sull’esperienza a Lecce: “Esperienza fondamentale ma siamo concentrati sulla squadra. Da Lecce sale il mio secondo, Fabrizio Del Rosso, poi altri collaboratori: Andrea Petuolo e Federico Di dio e Nicola Adami. Come preparatore dei portieri manteniamo lo stesso ragazzo che era qui. Tutta gente giovane vogliosa e determinata”.
Su Tommasi: “Ci siamo salutati, Damiano è un amico ed è sempre stato un modello con valori umani e professionali di grandissimo livello. Sono contento di ritrovarlo in un ruolo diverso“:
Su Veloso: “So che a volte è difficile voltare pagina. Miguel è stato un giocatore importante per questa squadra ma ora serve rinnovare e guardare avanti”.
Infine, su Umtiti: “Stiamo lavorando sui giovani. Per Samuel a volte ci sono troppe fantasie giornalistiche. Se gli ho mandato un messaggio? Non ancora, magari gli manderò un messaggio per il bocca in lupo per la prossima stagione”.