Manchester City, Haaland e l’esordio in Champions: “Quel giorno sono passato a un livello superiore”
Erling Braut Haaland sta impressionando in tutto il mondo dato che sta facendo una stagione incredibile al Manchester City. Il norvegese sta infrangendo diversi record ed è già a 21 gol in Premier League. La sua carriera, però, è iniziata seriamente al Salisburgo quando in una notte di Champions League si è reso conto di avere qualcosa di diverso. Ora al Manchester City sta dimostrando tutto il suo valore ma in un’intervista a GQ si è raccontato ed ha parlato anche dell’Haaland come uomo.
Manchester City, l’intervista di Haaland
L’attaccante norvegese ha capito quale è stata la partita che gli ha fatto scattare la scintilla ed è stato l’esordio in Champions League contro il Genk: “Dopo l’incontro avevo nella mente un solo pensiero: “Ok, sai, qual è il prossimo passo? Non posso fermarmi. Ora le persone hanno cominciato a guardarmi e io continuerò a farle divertire“.
Poi è arrivato anche il successo e la fama sui social: “Era in programma un’altra gara a distanza di tre giorni, credo. Per me era importante continuare a giocare a quel livello. È stato allora che ho capito: “Oh wow, è una situazione pazzesca. Sono passato a un livello superiore”. Ero in fibrillazione: quella notte la situazione è esplosa”.
Anche il padre di Haaland, dopo Salisburgo-Genk, è rimasto impressionato dal classe 2000: “Ha finito verso le 23 e 30. Abbiamo detto: “Ok, andiamo a casa, ci beviamo una birra fresca”. Erling, però, li ha riaccompagnati a casa e poi si è recato al centro d’allenamento. Lì il padre di Haaland ha pensato: “Ok, fa sul serio”.
Sul fatto di giocare sotto pressione dice: “Mi piace sentirmi sotto pressione, non è facile spiegare come si raggiunga questo stato. Penso che in gran parte ci si nasca, e il segreto è tutto nella nostra testa: bisogna rimanere concentrati, farsi trovare pronti, essere sempre sereni e capaci di ragionare”.