La Fiorentina prosegue il suo ritiro a Moena, in Trentino Alto Adige, e oggi è stato il turno della conferenza stampa di presentazione di Gollini. Un ritorno a casa, in quanto l’ex Atalanta aveva giocato un anno a Firenze nel settore giovanile, prima di essere acquistato dal Manchester United. Il direttore generale Joe Barone si è assicurato le prestazioni del portiere grazie alla formula del prestito oneroso a 500 mila euro e un diritto di riscatto fissato a 8.
L’addio all’Atalanta di Gollini è arrivato dopo una stagione in prestito al Tottenham, che gli ha permesso di accumulare esperienza: “Il mio addio all’Atalanta non è stata una scelta tecnica, ma semplicemente dei motivi personali con una persona. Sono il portiere italiano con maggior presenze nelle competizioni europee degli ultimi anni. Sono cinque anni che gioco in Europa, negli ultimi anni ci siamo sempre qualificati in Champions quindi non è che se un anno ho fatto 11 partite al Tottenham ho smesso di giocare. Credo che il mio valore sia quello e l’ho dimostrato con i fatti. Sono qui per dimostrare che sono il giocatore degli ultimi 4-5 anni“.
Alla Fiorentina, nelle ultime stagioni ha avuto un dualismo tra i pali, con continui cambi di gerarchie tra Dragowski e Terracciano. Su questo Gollini ha commentato: “Quando si gioca in squadre forti è normale che ci sia competizione: io mi allenavo per giocare al Tottenham, ed è giusto che anche qua le persone si allenino per giocare. Se la Fiorentina mi ha preso perché vede delle cose positive in me è anche ovvio che Terracciano ha fatto un ottimo campionato. Credo che una competizione sana faccia bene a tutti. Avere qualcuno che si allena sempre dando il massimo è uno stimolo, poi giocherà chi merita e sarà il mister a scegliere”.
Infine Gollini ha parlato del motivo che lo ha spinto a scegliere la Fiorentina: “C’erano anche altre squadre, ma la mia volontà era di venire a Firenze. Avevo voglia di una sfida speciale, importante, anche a livello emotivo, quindi credo che la Fiorentina sia l’occasione giusta per me, a livello tecnico e sentimentale”.