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Moda, gaming e tatuaggi: Gianluca Scamacca si racconta

Ai microfoni di NSS Magazine, l’attaccante del Sassuolo Gianluca Scamacca ha raccontato della sua persona al di fuori del campo. L’ex Genoa ha disputato una stagione d’applausi, mettendo a segno 16 gol in Serie A e diventando un componente fisso della nazionale di Roberto Mancini. Scamacca ha raccontato delle sue passioni, che vanno dalla moda ai tatuaggi, dal gaming all’enologia fino al Padel.

La moda e i tatuaggi

Come ben sappiamo, in questi anni il lavoro di un calciatore non è più solo ed esclusivamente relativo al campo. L’immagine che i giocatori creano sui social media è fondamentale e spesso questi ultimi sono utilizzati per creare un rapporto diretto con i follower, che quindi hanno possibilità di conoscere la persona che si nasconde dietro al calciatore. Gianluca Scamacca ha scelto dunque di raccontarsi e raccontare le sue passioni.

Le prime due sono la moda e i tatuaggi: “È bello far vedere più lati di sé in modo da dare la possibilità alle persone di appassionarsi non solo al calciatore ma anche alla persona. Secondo me il modo in cui ti vesti descrive tanto la tua personalità, la persona che sei. Lavorare con un brand non sarebbe male per me, chissà in futuro… Tra i miei preferiti non posso non menzionare Depay, il suo stile mi piace molto, o Sané e il suo approccio streetwear”. Per quanto riguarda i tatuaggi, il numero 91 neroverde ha fatto il primo all’età di 13 anni: la frase “Fai che i tuoi sogni non restino tali ma fai della tua vita una missione” e ha precisato: Braccio, gamba… devo completare varie cose. Vedremo“.

Enologia e Padel

Scamacca ha poi rivelato di aver scoperto nuove passioni nel periodo recente: “Una passione che mi è venuta adesso è quella dell’enologia e della produzione del vino, mi piacerebbe studiare e saperne di più. Poi in questo periodo sto anche prendendo lezione di padel, non sono ancora bravo quindi mi serve qualcuno che mi aiuti”.

Il gaming con… Frattesi

Il classe 1999 ha poi raccontato della sua passione per il gaming, che lo lega con il compagno di squadra Davide Frattesi: “Anche il gaming è qualcosa che m’interessa senza dubbio, gioco spesso con Frattesi. Vinco più io ovviamente, però quando vince lui sembra che ne ha vinte 100. Mi fa innervosire, solo che siamo amici e rimango calmo alla fine. Poi la domenica mi fa buoni assist… anzi, a dirla tutta mi deve una cena”.

I due hanno infatti una scommessa da inizio stagione: “Ci siamo detti che chi segna o fa assist, paga la cena all’altro. Io ora sto risparmiando perché è un po’ che non segna!”

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Redazione