Un risultato incredibile, una sconfitta per certi versi meritata quella arrivata dalla Germania contro il Giappone nella prima gara del Mondiale. I tedeschi, dopo un primo tempo in cui avrebbero potuto fare ben più di un gol, hanno subito un uno-due rapido che ha portato alla sconfitta finale. E adesso la sfida alla Spagna di domenica 27 diventa una partita da dentro o fuori: in caso di sconfitta, il fallimento è assicurato. A due giorni dal big match tra Germania e Spagna, l’attaccante del Chelsea Kai Havertz ha parlato in conferenza stampa toccando, tra gli altri, il tema delle critiche di Gundogan alla squadra. Di seguito un estratto delle sue parole.
Il numero 7 della Germania è stato intervistato dai giornalisti presenti in sala stampa. Inizialmente gli è stato chiesto un parere sulla forza degli avversari, a cui ha risposto: “Il loro 7-0 è un risultato che impressiona; bisogna rispettarli, ma non ci nasconderemo. Sappiamo le qualità che abbiamo, sappiamo cosa dobbiamo fare e vogliamo dimostrarlo”.
Il trequartista ha poi proseguito rispondendo a un dubbio che era nato durante la partita con il Giappone, vale a dire le critiche di Gundogan: “Credo che le sue siano state critiche costruttive, anche se ci sono sempre cose che si tolgono dal contesto. La gente rientra sempre nello spogliatoio triste ed arrabbiata dopo aver perso una partita del genere. Il fatto che Gundogan abbia detto che c’è gente che non voleva tenere il pallone o che non si faceva vedere è una critica buona per la squadra. Nonostante ciò non bisogna dargli tutta questa importanza”, le sue parole, che mostrano dunque come sia tornato il sereno in casa Germania.
Infine, come spesso accade quando una grande squadra perde, si è parlato dell’atmosfera nello spogliatoio, con il classe ’99 che ha affermato: “Nessuno si è arrabbiato con nessun’altro. Abbiamo avuto delle riunioni interne e abbiamo parlato di varie cose, assumendoci le nostre responsabilità. Sappiamo cosa abbiamo fatto male. Ora dobbiamo andare avanti e dare il 100% nella partita di domenica contro la Spagna”.