Genoa, Retegui: “Desideravo venire qui e sono onorato. Milito? Abbiamo parlato, ecco cosa mi ha detto”
Il calciomercato è ormai iniziato da quasi un mese e diverse squadre di Serie A si sono già mosse per rinforzarsi in vista della prossima stagione. Tra queste, il Genoa si sta muovendo sia in entrata che in uscita. Infatti, nella giornata del 26 luglio 2023 ha ufficializzato l’acquisto di Mateo Retegui. L’attaccante è stato acquistato dal Genoa con un investimento di circa 15 milioni di euro, tra bonus e cifra fissa. Nella giornata successiva all’ufficialità, comunicata dal Genoa, Retegui si è presentato ai tifosi con la tradizionale conferenza stampa di presentazione.
Genoa, la conferenza stampa di presentazione di Retegui
Inizialmente, il giovane è stato introdotto dal presidente Alberto Zangrillo: “Fare il presidente di una società di calcio è un sogno meraviglioso. Oggi è un giorno importante perché presentiamo la realizzazione di un sogno iniziato poco dopo la nostra promozione, che è entrato nella testa di un gruppo meraviglioso, importante, unito. Il sogno si è realizzato in carne e ossa grazie anche all’ingegner Ricciardella e al direttore sportivo Ottolini. La realizzazione del sogno ci dice che il Genoa è tornato e porta avanti, con la sua proprietà e con i suoi protagonisti, un progetto straordinario. Ed ecco che vi presento l’oggetto del sogno. Il grande bomber della nazionale italiana Mateo Retegui.”
Le prime parole di Retegui: “Per me è un onore essere qui. E’ un grandissimo club con una grandissima storia. Sono contento. Ho parlato con Milito e mi ha detto che il Genoa è una bellissima società con grandissimi tifosi. Avevo anche altre opzioni, ma ho preso questa decisione per me e per la mia famiglia e nel mio cuore c’era la voglia di venire al Genoa“.
Sul confronto con Gilardino: “Mi ha parlato di calcio. E’ un grande allenatore ed è stato un grande giocatore della Nazionale. Spero di imparare molto da lui e da tutta la squadra.”
Retegui ha poi continuato parlando di Mancini: “Giocare in Serie A è un onore, come lo è giocare in Nazionale. Mi devo allenare molto. Ringrazio Roberto e lo staff che hanno avuto buone parole per me.”
Infine, Mateo Retegui ha concluso: “Il mio bisnonno era genovese: è destino che io giochi qui. Mi adatto a quello che dirà Gilardino e alle esigenze della squadra. Deciderà l’allenatore se giocherò come unica punta o in un attacco a due. Ho giocato nel Tigre fino a giovedì scorso, sono in un’ottima condizione.“