Galliani: “Gagliardini al Monza? Deciderà lui”
Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di Sky Sport in un’intervista sul calciomercato del Monza: l’amministratore delegato dei brianzoli ha anche ricordato Silvio Berlusconi.
Monza, l’intervista di Galliani sul mercato e su Berlusconi
SU BERLUSCONI – “Mi sento orfano. Ho perso un maestro, la persona da cui ho imparato tutto: Silvio Berlusconi. Ora cercherò di andare avanti e tenere alto quello che mi ha dato, i suoi consigli. L’uomo Galliani è un uomo molto addolorato. Io domenica 11 giugno ero a Istanbul, la cosa che mi manca di più oltre alle cene è che lo sentivo tutte le sere. Adesso continuo a guardare il telefono e non arrivano più le telefonate”.
SUL RICORDO DI BERLUSCONI – “Sono una persona molto addolorata, l’ho incontrato il 1 settembre del 1979 e da lì è iniziata la mia storia nella tv e nel calcio, la mia vita. Due cose mi disse Silvio quando comperammo il Milan nel 1986: “Il calcio afferisce alla sfera dei sentimenti e non a quella del business” e “Il calcio assomiglia un po’ alla religione, ha dei misteri gaudiosi e dei misteri dolorosi”. E così siamo andati avanti, tra Istanbul e Atene, tra essere eliminati dal Cittadella e vincere a Pisa dopo due gol nei primi sei minuti. Quel poco che ho imparato nella vita l’ho imparato quasi tutto da lui”.
SUL MILAN – “Il Milan di Berlusconi nasce nel 1987 quando abbiamo scelto Arrigo Sacchi che non aveva mai allenato in Serie A. Silvio cercava la bellezza, abbiamo cercato di fare una squadra bella, nuova, che innovasse. Quel Milan cambiò il modo di giocare, allora si giocava all’italiana tutti in difesa. Emilio Butragueno al funerale mi ha ricordato che prima del 1989 mai aveva visto una squadra ospite che entrava al Bernabeu ad attaccare per 90 minuti”.
SUL SUO FUTURO – “Monza? Io sono nato a Monza, la mia passione è il Monza e finché non mi cacciano dal Monza rimarrò qui a fare qualsiasi cosa per la squadra della mia città. Mi portava mia mamma a vedere le partite e sognavo di vederlo in Serie A: grazie a Silvio Berlusconi ci è arrivato dopo 110 anni”.
SUL MERCATO IN ENTRATA – “Gagliardini? Deciderà lui, è un giocatore importante, ma a me manca soprattutto Silvio Berlusconi in tutti i ruoli. Il problema ora non è il mercato”.