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Milan, Fonseca: “Questa squadra è una montagna russa”

Milan-Stella Rossa, l'intervista di Paulo Fonseca

Paulo Fonseca, allenatore Milan (IMAGO)

Le dichiarazioni di Paulo Fonseca nell’intervista post-partita di Milan-Stella Rossa, valida per la per la 6ª giornata di Champions League.

Settimana ricca di coppe europee, nel turno del martedì sono scese in campo Inter ed Atalanta, mentre oggi era il momento di Milan, Juventus e Bologna.

IL Milan di Paulo Fonseca ha sfidato lo Stella Rossa nella partita valida per la 6ª giornata di Champions League.

I rossoneri prima della partita si trovavano al 17esimo posto con nove punti, alla caccia del posto in qualificazione diretta. Lo Stella Rossa invece si trovava al 31esimo posto con tre punti.

Vediamo di seguito le parole di Paulo Fonseca al termine del match.

Milan-Stella Rossa, l’intervista di Paulo Fonseca

L’allenatore della Milan ha iniziato così: “Sono soddisfatto solamente per il risultato. Soddisfatto con quello che abbiamo fatto? No, non sono soddisfatto della prestazione della squadra, abbiamo vinto era quello l’importante. Sono stanco anche di lottare contro queste cose, io non sono affatto soddisfatto della prestazione della squadra“.

Sulla squadra: “Io prima devo parlare con la squadra. Non voglio parlare molto, voglio analizzare cose che per me sono molto chiare. Non è una questione di tecnica o di tattica, ma di atteggiamento. Siamo arrivati alla partita decisiva con la voglia di non dare tutto per vincere la partita. Così è brutto“.

Milan-Stella Rossa, l'intervista di Paulo Fonseca
Paulo Fonseca, allenatore Milan (IMAGO)

Le parole di Fonseca

L’allenatore del Milan ha proseguito poi: “Il problema è che la squadra è una “montagna russa” , oggi facciamo bene, domani non si sa. È come giocare a testa o croce, è impressionante. Io lavoro tutti i giorni al campo per fare bene, lavoro per la squadra, ma non so se all’interno tutti possono dire lo stesso

Fonseca ha poi concluso così: “Abbiamo l’obbligo di dare tutto per vincere, ma stasera non l’abbiamo fatto. Io devo parlare con la squadra per capire che cosa è successo in campo, questo non può succedere“.