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Milan, Fonseca: “Morata ha la capacità di connettere il gioco”

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Fonseca, allenatore del Milan (imago)

Le parole di Paulo Fonseca al termine di Real Madrid-Milan, gara valevole per la 4ª giornata della prima fase di Champions League 2024/2025

Il Milan di Fonseca ha da poco sfidato il Real Madrid al Santiago Bernabeu, in un match valevole per la quarta giornata della prima fase della Champions League.

La sfida si è conclusa con il risultato di 3-1 per i rossoneri.

Al termine della gara, l’allenatore rossonero Paulo Fonseca si è fermato a parlare ai microfoni dei giornalisti per commentare la partita appena conclusa, prima di rimettere le sue energie sul match di Serie A in arrivo.

Scopriamo subito quali sono state le dichiarazioni di Fonseca dopo Real Madrid-Milan.

Le dichiarazioni di Fonseca

L’allenatore del Milan ha aperto così la sua intervista: “Penso che abbiamo vinto perché i giocatori hanno avuto il coraggio di giocare qui senza avere paura di niente. Abbiamo preparato la partita per avere il pallone. Il primo tempo abbiamo fatto cose davvero importanti. Il secondo tempo abbiamo sofferto di più ma lo abbiamo fatto insieme. Abbiamo meritato questa vittoria non solo per i tre gol ma perché abbiamo giocato con qualità“.

Ha poi proseguito: “Essere squadra in Europa con più iniziativa e più dominio della partita è importante. Oggi qui abbiamo dimostrato che una squadra italiana non si sa solo difendere. La squadra ha la paziena di saper gestire la palla e dobbiamo continuare a voler crescere“.

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Fonseca, allenatore del Milan (imago)

Le parole di Fonseca dopo Real Madrid-Milan

Su Abraham e Morata ha detto: “Abraham è un calciatore con tante caratteristiche. Morata ha la capacità di connettere il gioco. Sono due giocatori con caratteristiche diverse. Il primo gioca più avanti, il secondo gioca più il pallone. Alvaro era molto stanco e dovevamo cambiare. Tammy aiuta tantissimo la squadra

Ha poi concluso: “Queste partite per una squadra che vuole giocare con il pallone e controllarlo sono gare in cui si trova più spazio. È difficile fare belle gare contro squadre che giocano uomo contro uomo