Il Mondiale in Qatar prosegue con la fase a eliminazione diretta che è cominciata sabato 3 dicembre, con la vittoria dell’Olanda sugli Stati Uniti ed è proseguita con il passaggio del turno di Argentina, Francia e Inghilterra. Tante nazionali prestigiose, però, in maniera inaspettata, non hanno superato il proprio girone e sono già fuori dal Mondiale: dal Belgio alla Germania, dalla Danimarca alla Serbia. Di seguito vi proponiamo la flop 5 dei giocatori di Serie A fuori dal Mondiale.
NIKOLA MILENKOVIC (Serbia) – La Serbia è stata una grande delusione di questo Mondiale. Una delle nazionali con il maggior numero di giocatori di Serie A in rosa, non ha mai vinto nel proprio girone, perdendo contro il Brasile e trovando appena un punto tra Camerun e Svizzera. Sono saliti in cattedra giocatori come Mitrovic, Kostic e i due fratelli Milinkovic-Savic. Tra i flop della squadra di Stojkovic, invece, spicca Nikola Milenkovic. Il difensore della Fiorentina non è mai stato il leader della difesa durante il girone, anzi, ha subito la velocità degli attaccanti avversari. Negli 8 gol subiti dalla Serbia, il centrale serbo ha una buona parte di responsabilità.
JOAKIM MAEHLE (Danimarca) – Quando passa dalla maglia dell’Atalanta alla maglia della Danimarca si trasforma sempre in meglio, ma non è il caso di questo Mondiale. Lui come tutti i suoi compagni hanno portato al fallimento il girone della Danimarca, dove non ha mai vinto arrivando ultima con appena un punto. Fatica molto sulla sua fascia di competenza soffrendo le incursioni avversarie per più di una volta e non incide come deve. Uno dei flop assoluti di questo Mondiale.
ZAMBO ANGUISSA (Camerun) – Ci si aspettava certamente di più da Anguissa che col Napoli aveva dimostrato di poter essere un leader. Nel Camerun non ci è riuscito e non ha quasi mai inciso neppure a livello tecnico. Nonostante la vittoria prestigiosa, inutile ai fini del risultato finale, contro il Brasile nell’ultima giornata del girone, il Mondiale di Anguissa è piuttosto deludente, in relazione alle sue qualità tecniche e fisiche.
ROMELU LUKAKU (Belgio) – La sua forma fisica e mentale non è al top e i gol sbagliati nella partita cruciale contro la Croazia ne sono la prova. È il lontano parente del Romelu Lukaku che ha portato al trionfo l’Inter di Conte nel 2020. I Diavoli Rossi sono arrivati terzi nel girone con la Croazia e la sorpresa Marocco. La generazione d’oro del Belgio è ormai agli sgoccioli e per Lukaku poteva essere l’ultima grande occasione di andare avanti in una Coppa del Mondo. I guai fisici lo hanno condizionato notevolmente, costringendolo a giocare solo qualche spezzone di partita. Gli errori sotto porta contro la Croazia, però, pesano come un macigno nella sua valutazione complessiva.
DUSAN VLAHOVIC (Serbia) – La difficoltà che riscontra in zona gol si è sentita anche in Nazionale, dove ha realizzato solo un gol contro la Svizzera. Colpevole anche una fase difensiva della Serbia in difficoltà, la squadra del ct Stojkovic lascia il Mondiale senza vincere e subendo molti gol. Per il giovane attaccante della Juventus il tempo è dalla sua parte.