Scene di pura follia quelle accadute in casa Flamengo. Durante l’ultima partita disputata dal club nel campionato brasiliano, infatti, è scoppiata una rissa tra l’attaccante brasiliano Pedro ed il preparatore atletico del Flamengo. I due sarebbero venuti alle mani dopo che l’attaccante ex Fiorentina avrebbe rifiutato di scaldarsi insieme alle altre riserve, come protesta verso alcuni cambi dell’allenatore Sampaoli.
La rissa sarebbe andata in scena dopo che Pedro invece di scaldarsi, come le altre riserve, avrebbe deciso di tornare in panchina per contestare alcuni cambi di Sampaoli, ritenuti non giusti dall’attaccante ex Fiorentina. L’atteggiamento dell’attaccante non è andato giù al preparatore atletico Fernàndez che, al rientro negli spogliatoi, avrebbe fatto notare il suo disappunto. Pedro, però, avrebbe reagito e questo ha scatenato la reazione proprio di Fernàndez che sembra aver colpito con diversi pugni in faccia l’attaccante.
La notizia, ovviamente, è uscita subito ed è arrivata la solidarietà dei compagni verso l’attaccante del Flamengo. I giocatori avrebbero anche minacciato il club di non allenarsi nel caso in cui Fernàndez non sarà allontanato. L’ex viola ha subito sporto denuncia alla polizia di Belo Horizonte e, a causa di questa, la squadra ha fatto ritorno a Rio de Janeiro ormai a notte fonda.
L’attaccante si è anche sfogato sui social tramite un post sui propri profili in cui dice: “Potrei essere qui a parlare dei pochi minuti ricevuti nelle ultime partite, ma quello che è successo oggi è stato più grave di quello che può accadere in campo. Vigliaccamente, senza motivo e inspiegabilmente sono stato aggredito, con un pugno in faccia da Pablo Fernàndez, membro della commissione tecnica di Sampaoli. La vigliaccheria fisica si è sovrapposta di fronte alla vigliaccheria psicologica che ho subito nelle ultime settimane. Chi pensa di avere il diritto di aggredire l’altro non merita rispetto da nessuno. Ho vissuto molte prove qui nel Flamengo, ma nulla è paragonabile a quella di oggi. Che dio perdoni una persona che, nel mezzo del 2023, pensa che un’aggressione fisica possa risolvere qualsiasi problema. Grazie Gesù per l’insegnamento, porgendo l’altra guancia. Papà e Mamma grazie per l’educazione che mi avete dato“.
Pochi giorni dopo il preparatore atletico è stato licenziato dal club e Sampaoli è tornato a parlare dell’accaduto: “La considero una situazione isolata. Pablo (il preparatore atletico ndr) è un compagno di lotte, ha sbagliato e ha pagato, ma è una cosa più grande di me. Ho sempre intenzione di lasciare un’eredità calcistica dove sono. Questo è perché sono venuto. Onestamente, mi ha fatto molto male quello che è successo, ma bisogna andare avanti. Pedro? Siamo esseri umani adulti, ognuno deve risolvere ciò che prova. Non posso parlare per lui, onestamente ma devo proteggerlo”